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Antonietta è una gallina diversa dalle altre, a partire dalle piume, che invece di essere bianche sono bruno rossastre. Non le riesce bene niente, per questo, al momento di deporre le uova, ha paura di non essere capace di farne uno ovale, col guscio duro e lucente, proprio come dovrebbe essere. Anzi, Antonietta è sicura che, pasticciona com’è, non ci riuscirà, anche se la contadina, Feli, la nutre amorevolmente con il grano della migliore qualità. E figurarsi se saprà deporre uova con due tuorli, come quella vanitosa di Alfonsina, che non fa altro che vantarsi delle sue prodezze. Antonietta, però, non si perde d’animo e ce la mette davvero tutta per produrre l’uovo perfetto. Riesce anche a farne uno prima delle altre, solo che si tratta di un uovo decisamente insolito: non ha il guscio, è grande e piatto, morbido e succoso al centro e circondato da una specie di ciambella bianca croccante. Che vergogna! E se la padrona dovesse scoprirla? Antonietta si affretta a nascondere il bizzarro uovo, ma Feli, che la osserva senza farsi notare, ha in serbo per lei un compito molto singolare… La biblioteca della Ciopi si arricchisce di una nuova storia, in cui le illustrazioni di Alessandra Manfredi, abilissima nel conferire grande espressività ai suoi soggetti animali pur senza mai umanizzarli, arricchiscono il buffo racconto di Lucía Baquedano che, regalando un sorriso al lettore, riesce allo stesso tempo a farlo riflettere sulle qualità che ognuno di noi possiede, anche chi si sente incapace e maldestro, perché a volte ciò che sembra un difetto si trasforma in una preziosa risorsa e tutti possono trovare la propria strada grazie a un po’ fiducia in sé stessi e all’affetto delle persone care. L’autrice: Lucía Baquedano nasce a Pamplona nel 1938. Spinta dalla sua grande passione per la lettura inizia a scrivere fin da bambina e, una volta diventata mamma, decide di dedicarsi alla letteratura per ragazzi. Il suo primo romanzo, Cinco panes de cebada, esce però solo nel 1981, arrivando finalista al Premio Gran Angular dello stesso anno e destando un interesse duraturo, tanto che la casa produttrice Bohemia Films ha attualmente in progetto la lavorazione di un film. Ha pubblicato una ventina di libri, fra cui: El pueblo sombrío (Edelvives, 2001), Las botas de diez por uno (Pearson, 2003), El trébol de esmeraldas (Algar, 2005), El reloj que no decía cucú (Bromera, 2009) e Un fantasma para Ángela (Algar, 2010). Al momento si sta dedicando alle avventure del suo personaggio Tachín, un bambino di seconda elementare, di cui sono già usciti due volumi: Aventuras de Tachín (Algar, 2014) e Las vacaciones de Tachín (Algar, 2016). Da qualche anno cura una rubrica settimanale sul quotidiano Diario de Navarra.
L’illustratrice: Alessandra Manfredi è un’illustratrice e autrice che vive e lavora nelle Marche. La passione per le arti figurative che l’accompagna da sempre l’ha portata a studiare Restauro all’Università di Urbino, per dedicarsi solo in un secondo momento interamente all’illustrazione e all'editoria, dopo aver frequentato corsi di perfezionamento a Milano e a Sàrmede. Affascinata dal mondo naturale e dai piccoli dettagli, attraverso le matite colorate e la grafite ama raccontare ai bambini (e non solo) il suo amore per gli animali, ritraendoli in pose naturali e lasciandoli spesso comunicare con il lettore attraverso lo sguardo.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Kiwi (2018), Pirulì (2019), La forza della gazzella (2020), Azzurro (2020), Antonietta (2020), Immagina di essere qui anche tu (2021), Un regalo per la mamma (2022), Il delfino (2023), La pecora (2023) e Santuari di Animali Liberi (2024).
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