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Un racconto esilarante sui cani, i lupi e il prezzo della libertà. In una notte d’inverno fredda e ventosa, un cane macilento vagava per le strade della città, in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Guidato da un profumo delizioso, giunse alla porta di una casa col tetto a punta. Bussò e venne ad aprirgli un’anziana signora che, mossa a compassione, lo fece entrare, gli offrì da mangiare e per quella notte lo tenne a dormire sul divano. Poi, dato che viveva da sola e aveva buon cuore, decise di adottarlo. In realtà quello non era proprio un cane… era il lupo! Ma non bisogna farlo sapere alla signora, altrimenti fuggirà e la storia finirà in un baleno! Cosa sarà disposto a fare il lupo per avere ogni giorno la pancia piena e dormire al calduccio?
In questo racconto che rivisita la favola “Il lupo e il cane” di La Fontaine, André Bouchard dà prova del suo tipico umorismo corrosivo: il testo ricco di suspense e scandito da richiami diretti che instaurano una complicità tra l’autore e i suoi piccoli lettori è affiancato da immagini a inchiostro di china che strappano più di un sorriso ridicolizzando il lupo e mettendo in caricatura le frivolezze dell’alta società.
Un racconto esilarante che, se da un lato ci fa scoprire qualcosa di più sulla parentela tra lupi e cani, dall’altro pone una domanda cruciale: cosa sceglieremmo, noi, tra una vita comoda e la libertà?
Edizione in brossura stampata in Italia su carta Sappi Magno Natural 170gsm ad alto contenuto di riciclo.
L’autore: André Bouchard è nato a Rennes nel 1958 e lavora per la stampa e per l’editoria come autore e illustratore. I suoi libri si caratterizzano per l’umorismo corrosivo e una spiccata predilezione per quello che lui stesso definisce “il meraviglioso o il fantastico quotidiano”. Trae la sua ispirazione dalle esperienze vissute nell’infanzia: il rapporto con i genitori, il cibo, l’egoismo, la menzogna. Crede nell’importanza del riso e del sorriso, che permettono di evocare cose orribili o semplicemente spiacevoli senza esserne terrorizzati: “Un orco che mangia i bambini fa paura” spiega, “ma facendolo apparire ridicolo, grottesco o insignificante, è possibile dominare l’orrore suscitato da un simile personaggio. Rendendo accettabile l’inaccettabile, si può guardare al peggio con una certa serenità”.
Con #logosedizioni ha pubblicato: La doppia vita di Medoro (2022), Al luuuuuuupo (2022), La famiglia Porelli (2022), Il pomeriggio di una fata (2023), Quando le galline avranno i denti (2023), Alfred non ama la moda (2023), Il re che valeva 4,50€ (2024), Papà ha perso la testa (2024), Il genio dei bigodini (2024) e La frottolite galoppante (2024).
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