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23 illustrazioni a metà strada tra Egon Schiele e Francis Bacon, dalle linee nervose e i contorni sfuggenti, dominate dai colori della terra, intensi e grumosi. Che si specchiano in racconti dello stesso tenore, prose poetiche che seguono il ritmo del battito del cuore, del pulsare del sangue. 23 flussi, o meglio fiotti di coscienza in cui vari personaggi si tolgono la maschera della decenza per svelare quanto nascondono in sé di torbido, scandaloso, violento ma, in definitiva, umano, sincero. Una ragazza che cerca nel proprio cane l’amore anche carnale che la riscatti dalla mediocrità dell’esistenza, un hikikomori che vive solo attraverso Internet senza mai uscire dalla sua stanza, una donna anziana che si veste di tutto punto per guardare un gioco a premi in TV, un uomo che si innamora perdutamente di un cannibale. E ancora un dialogo leopardiano tra Batman e Alfred, la storia di Rasputin e la tragedia di Vermicino. Oscillando tra confessioni urticanti e squarci di profonda commozione, AkaB demistifica le regole del cosiddetto vivere civile, solleva il velo che ricopre il buio dell’anima, avvicinandoci a esistenze scandite dalle pillole, dalle malattie, dal turbinare della mente intorno alle proprie ossessioni, dall’assedio della morte. È una comédie humaine altamente disturbante quella che ci viene mostrata in immagini e parole: lo è perché attinge ai nostri incubi, alle nostre fantasie più recondite. Porta alla luce desideri sessuali impronunciabili, la voglia di uccidere e di morire, inquadra senza pietà il nulla delle vite scandite da lavori spersonalizzanti. Ritrae un’umanità squallida ma autentica, con gli occhi disperati, resi acqua dalle medicine, come quelli della webcam girl con il cancro. Un’umanità, come lei, bellissima.
AkaB (Milano, 26 luglio 1976 – 14 agosto 2019) è stato uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi come Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone, The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa, WormGod, InPensiero, El Aleph e molti altri. La sua sperimentazione lo ha portato verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 è uscito Mattatoio, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la LX Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, seguito da Il corpo di Cristo, selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile Vita e opere di un Santo, selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. AkaB ha esposto in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Nel 2010 è diventato membro del collettivo Dummy. Il suo gruppo sanguigno era 0 Rh-forse. Con #logosedizioni ha pubblicato: Monarch, Come un piccolo olocausto, (disponibile anche in inglese, francese, spagnolo) Un uomo mascherato, (disponibile anche in inglese, francese, spagnolo).
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