Il tuo carrello è vuoto!
“La libertad, Sancho, es uno de los más preciosos dones que a los hombres dieron los cielos; con ella no pueden igualarse los tesoros que encierra la tierra ni el mar encubre; por la libertad, así como por la honra se puede y debe aventurar la vida, y, por el contrario, el cautiverio es el mayor mal que puede venir a los hombres." – Miguel de Cervantes
El libro está estructurado en dos partes. El protagonista de la historia es un hidalgo español llamado Alonso Quijano que tras leer muchos libros de caballería, un género popular en siglo XVI, decide disfrazarse de caballero andante y embarcarse en una serie de aventuras con su viejo caballo Rocinante. Tiene como fin "irse por todo el mundo con sus armas y caballo a buscar las aventuras y a ejercitarse en todo aquello que él había leído que los caballeros andantes se ejercitaban, deshaciendo todo género de agravio y poniéndose en ocasiones y peligro donde, acabándolos, cobrase eterno nombre y fama". Siguiendo la tradición caballeresca, don Quijote se encomienda a Dulcines del Tobosco, una figura imaginada por el protagonista. En el mundo de Quijote, nada es lo que aparenta ser. Los molinos son gigantes, las ventas son castillos, las plebeyas son princesas, y los títeres son moros. Durante estas andanzas, no todas las aventuras son divertidas ni graciosas, en algunas don Quijote y Sancho Panza se convierten en los blancos de burlas y engaños. Al final, don Quijote ya no es el personaje cómico y burlesco. Vencido por el desegaño, nuestro protagonista recupera la cordura pero pierde la vida.
Miguel de Cervantes Saavedra (Alcalá de Henares, 1547 – Madrid, 1616) fue un soldado, novelista, poeta y dramaturgo español. Es considerado la máxima figura de la literatura española y es universalmente conocido por haber escrito Don Quijote de la Mancha, que muchos críticos han descrito como la primera novela moderna y una de las mejores obras de la literatura universal, además de ser el libro más editado y traducido de la historia, solo superado por la Biblia. Miguel de Cervantes cultivó, pero a su original modo, los géneros narrativos habituales en la segunda mitad del siglo XVI: la novela bizantina, la novela pastoril, la novela picaresca, la novela morisca, la sátira lucianesca, la miscelánea. Renovó un género, la novella, relato breve, exento de retórica y de mayor trascendencia.
Il libro si struttura in due parti. Il protagonista della vicenda è un hidalgo spagnolo di nome Alonso Quijano, morbosamente appassionato di romanzi cavallereschi. Le letture lo condizionano a tal punto da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere chiamato a “farsi cavaliere errante, e con armi proprie e cavallo scorrere tutto il mondo cercando avventure, ed occupandosi negli esercizii tutti dei quali aveva fatto lettura. Il riparare qualunque genere di torti, e l'esporre sé stesso ad ogni maniera di pericoli per condursi a glorioso fine, doveano eternare fastosamente il suo nome.” Come tutti i cavalieri erranti, Don Chisciotte sente la necessità di dedicare a una dama le sue imprese. Lo farà scegliendo Aldonza Lorenzo, una bella contadina sua vicina, da lui trasfigurata in una nobile dama e ribattezzata Dulcinea del Toboso. Purtroppo per Don Chisciotte, la Spagna del suo tempo non è quella della cavalleria e nemmeno quella dei romanzi picareschi, e per l'unico eroe rimasto le avventure sono scarsissime. La sua visionaria ostinazione lo spinge però a leggere la realtà con altri occhi. Inizierà quindi a scambiare i mulini a vento con giganti dalle braccia rotanti, i burattini con demoni, le greggi di pecore con eserciti nemici. Combatterà questi avversari immaginari risultando sempre sonoramente sconfitto, e suscitando l'ilarità delle persone che assistono alle sue folli gesta. Alla fine, sopraffatto dalla delusione, il nostro eroe ritroverà la sanità mentale, perdendo però la vita.
Miguel de Cervantes Saavedra (Alcalá de Henares, 1547 – Madrid, 1616) è stato un soldato, romanziere, poeta e drammaturgo spagnolo. È considerato la più importante figura della letteratura spagnola ed è universalmente noto per essere l'autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia, che molti critici hanno descritto come il primo romanzo moderno e una delle più grandi opere della letteratura mondiale, oltre ad essere il libro più pubblicato e tradotto nella storia, superato solo dalla Bibbia. Miguel de Cervantes coltivata, in maniera molto originale, i generi narrativi caratteristici della seconda metà del XVI secolo: il romanzo bizantino, il romanzo pastorale, il romanzo picaresco, il romanzo moresco, la satira lucianesca, la miscellanea. Rinnovò un genere, la novella, narrazione in prosa breve e semplice, priva di retorica. La sua influenza sulla letteratura spagnola è stata tale che lo spagnolo è stato definito come la lingua di Cervantes ed è stato a lui dedicato l'Istituto di lingua e cultura spagnola.
BIBLIOGRAFIA
Valutazione:
Inserisci il codice nel box sottostante: