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Negli occhi di Artemisia splendeva il fuoco che arde nei più grandi artisti. Sola, tra le mura domestiche, rendeva luminosi i suoi dipinti, infondeva vita nel colore. Seguiva il suo destino, con passione e perseveranza. Ma furono quelle stesse mura ad accogliere il pericolo, a lasciare che le ombre si addensassero fuori e dentro di lei. Finché Artemisia riuscì a scacciarle dipingendo la luce e rinacque, per sempre, nella forza e nel coraggio delle sue eroine… All’età di diciotto anni, Artemisia Gentileschi fu stuprata dal suo insegnante, il pittore Agostino Tassi. Così, come molte donne in ogni epoca, e ancora ai giorni nostri, fu costretta a subire, oltre al dolore fisico e psicologico causato dalla violenza, lo stigma sociale e un processo umiliante. Ciò nonostante difese con caparbietà i propri diritti, sopportando tra l’altro lunghe e mortificanti visite ginecologiche, e non ritrattò la sua deposizione nemmeno sotto tortura. Alla fine uscì vittoriosa dal processo ma ciò non bastò a mettere a tacere le maldicenze, costringendola ad allontanarsi dalla città in cui era nata e cresciuta. Fu in quegli anni così duri che vide la luce Giuditta che decapita Oloferne, una delle opere in cui l’artista rappresenta la propria lotta attraverso le gesta di eroine bibliche forti e coraggiose. Artemisia Gentileschi è una delle più note e amate pittrici italiane di tutti tempi, simbolo di rivendicazioni femministe e protagonista di film e opere letterarie. Ci ha lasciato una vasta opera che si caratterizza per la maestria nell’uso della luce e abbraccia la lezione caravaggesca in termini di concezione della scena, chiaroscuro, plasticità dei volumi e contrasti tra forme e colori. È riuscita a conquistarsi un posto di spicco nella storia dell’arte, pur vivendo in un’epoca fortemente penalizzante per le donne e nonostante l’evento traumatico che ha segnato la sua vita. Dopo i primi due volumi dedicati Maria Sibylla Merian e Giovanna Garzoni, continua la serie che #logosedizioni dedica alle grandi protagoniste femminili della storia dell’arte. Omaggiando la pittura di Artemisia Gentileschi attraverso le sue illustrazioni luminose e dai colori vividi, Anna Paolini mette in risalto la forza d’animo e il talento di un’artista che ha saputo reagire alle avversità mutando la sofferenza in bellezza.
L’illustratrice: Anna Paolini è nata a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di belle arti prima di specializzarsi in illustrazione editoriale presso l’Accademia Internazionale Comics.
Con #logosedizioni ha pubblicato: S’alza il vento (2018), Matrioska (2019), Maria Sibylla Merian. La magia della crisalide (disponibile anche in inglese, 2019), Giovanna Garzoni. Un voto d'amore (disponibile anche in inglese, 2019), Close your eyes (2020), Artemisia Gentileschi (2020), Rosso (2020), Santa Caterina de’ Vigri (2021), L’anima di Tian (2021), Piccole storie di Natale (2021), Come le nuvole (2022), Henrietta e le stelle (2023), L’ape e il fantasma dell’alveare (2023) e Essere madre (2024).
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