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L’autopsia non solo del corpo, ma anche di tutto il mondo emotivo di una Donna. Emozioni, paure, vizi e passioni. La maternità, la sessualità, la malattia, la vecchiaia e la morte diventano vestiti, ossessioni femminili per eccellenza, di un immaginario guardaroba. Messo da parte il suo lavoro come illustratrice per ragazzi Emmanuelle Houdart indaga la propria femminilità, con schiettezza e senza timore di offendere. In un’epoca che sembra assuefatta anche alle più sfacciate immagini femminili, la crudezza delle illustrazioni di Emmanuelle Houdart, rende difficile, se non impossibile, restare indifferenti. Il corpo della donna, il primo vestito con cui ognuna affronta il mondo, viene sezionato, aperto, scavato, mostrato senza censure, in momenti intimi dell’esistenza, nelle sue acrobazie quotidiane, di fronte ad uno specchio che rimanda un’immagine di cui è unico spettatore.
“Nella mia vita sono accadute un sacco di cose meravigliose e terribili, come in quella di tutti. E questo è ciò che disegno, il meraviglioso e terribile.”
L’autrice: Emmanuelle Houdart è nata in Svizzera nel 1967. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Sion, ha proseguito gli studi presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra, dove si è diplomata nel 1994. Nel 1996, grazie alla Bourse Patino ha trascorso un anno presso la Cité internationale des Arts di Parigi, dopodiché ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Pittrice e illustratrice che ama mettere in scena il mostruoso e il meraviglioso, collabora da quasi trent’anni con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse... ) e con case editrici specializzate in letteratura per ragazzi. Ha all’attivo oltre trenta pubblicazioni, che ama definire “libri per tutti”. Le sue opere viaggiano tra frequenti esposizioni in Svizzera, Italia, Hong Kong e naturalmente in Francia. Tiene regolarmente laboratori di illustrazione sia per adulti sia per ragazzi. Parallelamente alla sua attività editoriale, talvolta sprofonda per mesi dentro sé stessa, abbandonandosi a un lavoro più personale, più intimo, che si avvale della matita colorata come strumento d’elezione. “Se disegno, è perché ho compreso abbastanza in fretta che è l’unico posto in cui ho il diritto di essere completamente me stessa, senza mentire, né barare, né obbedire” racconta. Da qualche tempo si dedica all’attività di disegnatrice tessile e di costumi. Le sue illustrazioni sono state trasformate in abiti in occasione della mostra “Barnhominum” che si è tenuta al Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil nel 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Il guardaroba (2012), Saltimbanchi (2012), Amiche per la vita (2013), Il denaro (2013), Va tutto bene Merlino! (2014), Rifugi (2015), Una lunga storia d’amore (2016), Emilia Mirabilia (2016), Mia madre (2016), Mostri malati (2016), Il mio pianeta (2017), Sfilata di Natale. Un calendario dell’avvento (2018), Mortale (2022), Diventare grande (2023) e L'oracolo favoloso (2024).
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