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Le dolci, eteree e terrificanti creature di Nicoletta Ceccoli tornano a incantarci, stavolta raccontandoci una storia d’amore. Le sue fanciulle dai volti algidi e intensi e la pelle di porcellana sono ancora immerse in uno scenario surrealista, circondate da dolciumi e giocattoli, perlopiù di fogge antiche e dall’aspetto vagamente inquietante. Nel loro mondo congelato nei toni pastello, danno voce corale ai versi di una poesia delicata e struggente. Parlando come una sola persona, esprimono la dolcezza e la paura che si accompagnano al compimento dell’attesa. Quando l’amore a lungo sognato finalmente arriva, ci rendiamo conto che non sappiamo dare un nome a ciò che sentiamo, che non possiamo aprirci come abbiamo sempre desiderato fare. Non è facile abbandonarsi all’altro, in totale fiducia, deponendo ogni difesa, lasciando cadere le molte maschere che abbiamo imparato a indossare per adeguarci a vivere in un mondo dominato dalla finzione. E, soprattutto, esitiamo ad abbandonare la nostra comfort zone, le quattro mura che proteggono la nostra intimità. Nelle splendide immagini di Resta con me, le parole di Francesco Ceccoli, scrittore e regista fratello di Nicoletta, si rispecchiano in una complessa simbologia. I dubbi e le paure prendono la forma di giocattoli animati e creature oniriche che ci trattengono nelle nostre stanze mentre l’amato cerca di entrare per liberarci. Dall’alto di una torre di biscotti o intente a sferruzzare una luna sul balcone, le fanciulle attendono, come fiabesche principesse, che il principe superi le prove più ardue per raggiungerle. Ma non siamo propriamente in una fiaba classica: le principesse non sono premi per uomini ardimentosi ma possiedono un complesso mondo interiore, sono enigmatiche come sfingi, e giganteggiano sugli uomini, spesso rappresentati molto più piccoli di loro. Per conquistarle non servirà sconfiggere guerrieri malvagi, draghi o altri mostri, ma occorrerà vincere le loro riserve, imparare ad ascoltarle, facendo lentamente scivolare via la maschera dietro cui si nascondono per conoscere la loro vera natura. Solo così i due innamorati potranno finalmente andarsene via insieme. Ma cosa accadrebbe se anche l’amore fosse un gioco, un sogno? Nicoletta Ceccoli è nata nella Repubblica di San Marino e si è formata all’Istituto d’arte di Urbino. Dalla pubblicazione del suo primo libro, nel 1997, Nicoletta ne ha illustrati molti altri per rinomate case editrici internazionali, tra cui Random House, Simon and Schuster, Mondadori… I suoi libri sono apprezzati dai lettori di tutte le età e sono tradotti in molti Paesi in Europa, Asia e America del Sud. Il suo lavoro è stato esposto per sette volte alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Ha inoltre esposto presso prestigiose gallerie d’arte come CoproNason (Los Angeles), Dorothy Circus (Roma), Magic Pony (Toronto), Richard Goodall Gallery (Manchester), Roq la Rue (Seattle). Nel 2001 Nicoletta ha ricevuto il Premio Andersen come migliore illustratrice italiana. Per quattro volte ha vinto il premio d’eccellenza della rivista Communication Arts, e nel 2006 la medaglia d’argento della Society of Illustrators (New York). Nel 2012, Mathias Malzieu le ha affidato la realizzazione del character design per il suo film d’animazione La meccanica del cuore, tratto dal suo romanzo omonimo e prodotto da Luc Besson. Con #logosedizioni ha pubblicato: Beautiful Nightmares, Daydreams e Play with me. Francesco Ceccoli è nato a San Marino ed è laureato in Storia e Teoria del Cinema all’Università del DAMS di Bologna. È stato docente di italiano per stranieri e ha insegnato cinema e tecniche di produzione video nelle scuole medie. Ha realizzato due documentari: Scuderia filibusta e Romagna Nostra, le mafie sbarcano in Riviera. Attualmente si occupa di montaggio video presso l’Università della Repubblica di San Marino e scrive articoli di critica cinematografica e racconti brevi.
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