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Vi siete mai chiesti cosa succede dopo il proverbiale e vissero per sempre felici e contenti? Una volta che, superate tutte le difficoltà, il principe e la principessa si sono incontrati, innamorati e sposati? Cosa accadrà? E se decidessero di avere un figlio? Quali meravigliose avventure li attenderanno?
Genitori Felici è una finestra su questo fantastico viaggio. Una narrazione precisa e puntuale di come la quotidianità di una giovane coppia d’innamorati venga travolta, senza alcun preavviso, da un vero e proprio ciclone. Notti insonni, pannolini da cambiare, complessi di Edipo, capricci e poi l’adolescenza con le sue battaglie generazionali e le sue solitudini. È un rapporto di coppia sempre sull’orlo di una crisi di nervi quello ritratto dai tratti precisi e dalle tinte forti di Emmanuelle Houdart. Sapranno i due giovani colombi affrontare questo terremoto?
L’autrice: Laetitia Bourget è nata a La Rochelle nel 1976 e vive e lavora a Parigi e a Néons sur Creuse. Si è laureata in arti plastiche all'università di Bordeaux 3 nel 1998. Dal 1997 è attiva in vari ambiti artistici (video, fotografia, editoria, installazioni, scrittura, disegni, opere site-specific). Ben presto il suo lavoro si è conquistato una buona visibilità grazie alla diffusione dei suoi video negli eventi e nei festival di videoarte internazionali. Le sue opere sono esposte in tutto il mondo in gallerie, spazi istituzionali e alternativi e sono incluse in collezioni pubbliche e private in Francia e altrove. Dal 2003 pubblica albi per l'infanzia per le case editrici Seuil Jeunesse, Thierry Magnier e Sarbacane, e più di recente libri arricchiti da piccole tavole numerate per Nuages.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Amiche per la vita (2013), Una lunga storia d’amore (2016) e Diventare grande (2023).
L’illustratrice: Emmanuelle Houdart è nata in Svizzera nel 1967. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Sion, ha proseguito gli studi presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra, dove si è diplomata nel 1994. Nel 1996, grazie alla Bourse Patino ha trascorso un anno presso la Cité internationale des Arts di Parigi, dopodiché ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Pittrice e illustratrice che ama mettere in scena il mostruoso e il meraviglioso, collabora da quasi trent’anni con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse... ) e con case editrici specializzate in letteratura per ragazzi. Ha all’attivo oltre trenta pubblicazioni, che ama definire “libri per tutti”. Le sue opere viaggiano tra frequenti esposizioni in Svizzera, Italia, Hong Kong e naturalmente in Francia. Tiene regolarmente laboratori di illustrazione sia per adulti sia per ragazzi. Parallelamente alla sua attività editoriale, talvolta sprofonda per mesi dentro sé stessa, abbandonandosi a un lavoro più personale, più intimo, che si avvale della matita colorata come strumento d’elezione. “Se disegno, è perché ho compreso abbastanza in fretta che è l’unico posto in cui ho il diritto di essere completamente me stessa, senza mentire, né barare, né obbedire” racconta. Da qualche tempo si dedica all’attività di disegnatrice tessile e di costumi. Le sue illustrazioni sono state trasformate in abiti in occasione della mostra “Barnhominum” che si è tenuta al Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil nel 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Il guardaroba (2012), Saltimbanchi (2012), Amiche per la vita (2013), Il denaro (2013), Va tutto bene Merlino! (2014), Rifugi (2015), Una lunga storia d’amore (2016), Emilia Mirabilia (2016), Mia madre (2016), Mostri malati (2016), Il mio pianeta (2017), Sfilata di Natale. Un calendario dell’avvento (2018), Mortale (2022), Diventare grande (2023) e L'oracolo favoloso (2024).
“E così vissero felici e contenti”: è questa la frase con cui normalmente finiscono le fiabe romantiche. Una volta che i due giovani protagonisti hanno superato una serie di ostacoli al loro amore, si suppone che, uniti per la vita, non debbano fronteggiare ulteriori prove e siano liberi di godersi la felicità faticosamente conquistata. Ma nella realtà le cose non vanno quasi mai così, come ci fa capire questo libro di Emmanuelle Houdart che, al pari di altri suoi titoli (Mia Madre, Una lunga storia d’amore), mira a decostruire gli stereotipi più consolidati con tenerezza e ironia. L’ironia, nello specifico, si trova già nell’immagine di copertina in cui la coppia siede gioiosa su un divano insieme ai propri figli: infatti, a uno sguardo attento non sfugge che in braccio alla mamma il bambino più piccolo sta vomitando e che quindi il momento di relax è destinato a finire in men che non si dica. Il libro inizia proprio laddove le fiabe di solito si concludono: il principe e la principessa si sono sposati e vivono serenamente nel loro palazzo incantato, dedicandosi completamente l’uno all’altra. Li vediamo prima ai due lati di una gigantesca torta nuziale, entrambi portando in spalla la casetta da cui è appena volato via un uccello, forse il simbolo della loro libertà individuale. Nell’immagine successiva li ritroviamo intenti a scambiarsi tenerezze in un letto sontuoso ornato da statue di buffe sirene classicheggianti, circondati da mele proibite e con i palloncini della festa nuziale sgonfi sul pavimento. Ma un giorno i due innamorati scoprono di aspettare un bambino e ben presto si rendono conto che non ci sono solo gioie ad attenderli. Il principe deve fare i conti con le bizzarre voglie della principessa mentre lei sente cambiare il suo corpo a tal punto da non riconoscersi più. Venuto al mondo il bambino non è, a ben guardare, proprio una bellezza: come qualsiasi neonato, somiglia a un “vecchietto preoccupato”. Ma questo non è ancora niente: arriveranno le notti insonni, i pannolini puzzolenti da cambiare, e poi lo sforzo quotidiano di sostentare ed educare i bambini, rispondere alle loro richieste di tempo, di affetto, di doni, soddisfare le loro instancabili curiosità. Le nuove dinamiche della famiglia accresciuta porteranno con sé scontri, discussioni e qualche dispiacere, qualche lacrima. In particolare quando i figli lasceranno i genitori fuori dalla loro stanza, in senso sia letterale sia figurato, saranno sempre meno disposti a trascorrere del tempo con loro e infine se ne andranno per la propria strada. Emmanuelle Houdart non trascura nessun aspetto del rapporto genitori-figli, accennando con delicatezza anche al cosiddetto “complesso di Edipo” ovvero l’attaccamento del figlio al genitore del sesso opposto e l’ostilità nei confronti dell’altro. Immagine dopo immagine, i volti dell’uomo e della donna mutano espressione, la pelle perde vigore, appare qualche ruga in più. Sono i segni lasciati dalla fatica e dagli anni che passano. Come faranno a rimanere uniti nonostante queste difficoltà? C’è bisogno di molta saggezza e molto amore per tenere insieme una famiglia, ma alla fine si può essere davvero “genitori felici” come recita il titolo del libro e come mostra l’ultima immagine, in cui i due sposi che nel frattempo sono diventati anche nonni siedono ai due capi di una tavola imbandita attorniati dai propri cari. In definitiva, dunque, anche stavolta siamo in presenza di un lieto fine, ma il libro funziona soprattutto nella misura in cui decostruisce l’immagine edulcorata dei rapporti familiari, veicolata spesso nella narrativa per l’infanzia e non solo. Nella realtà capita di frequente che le coppie soccombano di fronte al carico di responsabilità che comporta diventare genitori, perciò è importante liberarsi dell’ansia di perfezione e accettare i rapporti umani per quello che sono, con le loro luci e le loro ombre. Per questa ragione il libro è perfetto da regalare alle giovani coppie in attesa ma anche da leggere con i propri bambini, che impareranno a guardare ai genitori con un po’ più di indulgenza e resteranno incantati dalle bellissime illustrazioni. Come è tipico di Emmanuelle Houdart, infatti, ogni tavola è una festa di colori, con la predilezione per un colore dominante declinato in varie sfumature in modo da rafforzare l’impatto cromatico. Ma soprattutto, ciascuna immagine invita a sostare per scoprire i dettagli che a un primo sguardo rischiano di sfuggire. Tra questi, i vari motivi simbolici che rappresentano i leit-motiv della piccola storia: i cuori e i bambini che decorano la torta nuziale, i biberon appesi ai rami di un albero come frutti, le radici che ornano gli abiti, i neonati sulla vestaglia della mamma. E ancora, i motivi animalier e le più svariate decorazioni vegetali e floreali sui tessuti, sui mobili, perfino sul corpo di un cavallo giocattolo. Non mancano sorprendenti presenze animali in transito negli spazi domestici, come il coniglio in frac ai piedi del letto degli sposi che con la bacchetta in mano impartisce lezioni di canto alla sua allieva coniglietta oppure il cigno che si mimetizza nella montagna di piume tra cui riposa la sposa in dolce attesa. Incontriamo uccelli, un gatto, un pony, e se il bambino ha fatto la cacca può capitare, mentre si cambia il pannolino, che l’odore si materializzi all’improvviso in un’ordinata sfilata di puzzole. Tra i dettagli da scoprire non possono mancare i libri, che ci invitano a scovarli come in una vera e propria caccia al tesoro. Se ne trovano di bene allineati sugli scaffali di mobiletti e librerie ma altri spuntano in luoghi meno scontati: impilati sulla testata del letto, sul bordo della vasca, sul pavimento vicino al divano, nascosti tra i bagagli che la figlia si porta via partendo in moto con il suo ragazzo. Ci vuole un pochino di pazienza, e a volte una lente di ingrandimento, per leggere i titoli che rimandano ai temi salienti della storia, facendoci capire che quello di genitore è un ‘mestiere’ difficilissimo, e che per affrontarlo vale la pena cercare confronti e suggerimenti, anche nella letteratura. Un compito cui questo libro assolve felicemente con la leggerezza e la positività tipiche dei lavori di Emmanuelle Houdart, che pur ci invitano a guardare anche agli aspetti più oscuri e difficili della realtà e delle relazioni umane.
Francesca Del Moro
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