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“C’è una crepa, una crepa in ogni cosa: è così che la luce può entrare” canta Leonard Cohen, ed è questo in definitiva il messaggio consegnato dalle ossa che si possono ammirare in questo libro: la morte è un’eterna ferita, e al tempo stesso uno spiraglio. Ben distante dal concetto di cimitero, con la sua pace e le emozioni che fa riaffiorare, il termine “ossario” evoca di solito un’impressione di lugubre freddezza ma i tre luoghi qui presentati sono molto diversi. Si tratta dei tre principali ossari religiosi italiani in cui le ossa vengono utilizzate a fini decorativi: la cripta dei Cappuccini e Santa Maria dell’Orazione e Morte a Roma, e San Bernardino alle Ossa a Milano. Intrisi del sentimento di mortalità, della vanitas, questi ossari sono capaci di operare uno scarto inatteso: da un lato incarnano il memento mori in quanto esortazione a confidare in una vita futura per cui l’esistenza terrena costituisce un banco di prova, dall’altro offrono fulgidi esempi di arte macabra. Sono l’espressione suggestiva ed emozionante, ma al contempo pietosa, di un sentimento “alto”, quello dell’impermanenza, dell’inesorabilità del distacco e della speranza nella Resurrezione. Decorati con le medesime ossa che sono deputati a contenere, perseguono il concetto greco di kalokagathìa, ovvero rendere la “buona morte” anche bella sul piano estetico, disassemblando il corpo fisico per ridisporlo in configurazioni piacevoli e sfarzose e, così facendo, trascenderlo. I testi chiari e approfonditi di questo libro inquadrano storicamente gli spazi nel contesto fideistico del loro tempo e nella tradizione cristiana mentre le immagini ci immergono in questi luoghi sacri carichi di timore e fascinazione. Pagina dopo pagina, le fantasie di teschi e di ossa restituiscono così alla morte la loro meraviglia, la rendono cioè mirabilis, degna di essere ammirata.
La serie: Dopo il primo volume dedicato alle Catacombe di Palermo e il secondo sul Cimitero delle Fontanelle di Napoli, questo libro porta avanti la pubblicazione della collana #BizzarroBazar, curata da Ivan Cenzi. La serie, che comprende testi bilingue italiano-inglese, ha l’obiettivo di valorizzare ed esplorare alcune meraviglie nascoste della nostra penisola e stimolare la riflessione sul suo patrimonio artistico e culturale donando al lettore quel senso di stupore e di incanto che si prova a entrare in una Wunderkammer. Protagoniste assolute sono le splendide fotografie di Carlo Vannini, uno dei fotografi d’arte più apprezzati del nostro paese, che si offrono al lettore come vera e propria guida alla visione.
L'autore e curatore: Ivan Cenzi è un esploratore del perturbante e un collezionista di curiosità. Dal 2009 è curatore di Bizzarro Bazar, blog dedicato a tutto ciò che è “strano, macabro e meraviglioso”, diventato nel giro di breve tempo il punto di riferimento italiano per questo genere di tematiche. Nel corso degli anni Bizzarro Bazar si è occupato di wunderkammer, antropologia della morte, musei e collezioni anatomiche, storia del circo e delle fiere itineranti, scienza degli albori, arte classica e moderna, sessualità alternative e in generale tutto ciò che si trova ai margini della cultura. Affianca al lavoro editoriale una fitta attività di conferenziere, e collabora con musei e università internazionali. Dal 2019 è docente per il master in Death Studies e per il corso di laurea in “Psicologia delle relazioni di fine vita” presso l’Università di Padova. Ha contribuito a diverse testate, prefazionato pubblicazioni d’arte contemporanea e organizzato eventi culturali. Con #logosedizioni ha pubblicato La veglia eterna. Catacombe dei Cappuccini di Palermo, De Profundis. Il cimitero delle Fontanelle di Napoli, Mors Pretiosa. Ossari religiosi italiani, Sua maestà anatomica. Museo Morgagni di Padova, Il pietrificatore. La collezione anatomica Paolo Gorini, Paris Mirabilia (disponibile anche in inglese e in francese), London Mirabilia (disponibile anche in inglese) e Julia Pastrana (disponibile anche in inglese). Il fotografo: Carlo Vannini è il fotografo di tutti gli oggetti che fanno cultura: opere d’arte, reperti archeologici, restauri, strutture architettoniche, scorci urbanistici, ma anche manufatti senza nobiltà, però abitati da un forte senso della storia. Nasce a Reggio Emilia nel 1956, dove uno zio pittore e il padre decoratore lo avviano alla confidenza con i materiali artistici. Dopo una breve esperienza amatoriale, Carlo matura una forte passione per la riproduzione professionale di opere d’arte, che lo accompagna in coinvolgenti avventure di documentazione del restauro, con la progressiva acquisizione di tecniche fotografiche, quali ultravioletti, infrarossi, luce radente, luce trasmessa e luce a specchio. Dal 1983 realizza illustrazioni per cataloghi e fotografie pubblicitarie still-life ed è riconosciuto come uno dei maggiori fotografi d’arte in Italia. Sito del fotografo www.carlovannini.it
#MorsPretiosa #keeptheworldweird #BizzarroBazar #logosedizioni
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