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“¿Pude una ciudad ser un cementerio?” - Cristina Rivera Garza
Una mujer descubre accidentalmente el cadáver castrado de un joven. El cuerpo yace al fondo de un callejón, junto a unos enigmáticos versos de la poeta argentina Alejandra Pizarnik. Cuando la mujer –que se hace llamar Cristina Rivera Garza y ha leído la obra poética de Pizarnik– notifica su hallazgo a la policía, se convierte, de manera automática, en la misteriosa Informante. ¿Qué ha visto? ¿Qué cree que significan esos versos, que comienzan así: «Cuídate de mí amor mío»? La aparición de nuevas víctimas, siempre hombres castrados, da pie a la policía para pensar que se enfrenta a un asesino en serie. Ya desde el título, perteneciente a un verso de la poeta suicida Alejandra Pizarnik, la autora se sirve de los más diversos géneros literarios para abordar, con un lenguaje narrativo desgarrado y osado, donde nada es inocente, cuestiones como la violencia y la fragmentación de la realidad en el mundo contemporáneo.
Cristina Rivera Garza (Matamoros, 1964) ha repartido sus lugares de residencia entre la República Mexicana y Estados Unidos. Doctora en Historia Latinoamericana, ha sido profesora de varias universidades en ambos países. Ha obtenido los galardones mexicanos más prestigiosos y otros de relevancia internacional. Su obra ha sido traducida al inglés, al portugués, al alemán, al italiano y al coreano. Actualmente, es profesora de Creación Literaria en el Departamento de Literatura de la Universidad de California, en San Diego.
Una donna scopre accidentalmente il cadavere evirato di un ragazzo. Il corpo giace in fondo a un vicolo, accompagnato da alcuni enigmatici versi della poetessa argentina Alejandra Pizarnik. Quando la donna – che si fa chiamare Cristina Rivera Garza e ha letto le poesie della Pizarnik – comunica il ritrovamento alla polizia, si trasforma automaticamente nella “misteriosa informatrice”. Che cosa ha visto? Che cosa potrebbero significare quei versi, che cominciano così: «Cuídate de mí amor mío»? La comparsa di nuovi cadaveri, sempre uomini castrati, convince la polizia che si tratta di un serial killer. A partire dal titolo, della poetessa suicida Alejandra Pizarnik, l’autrice ricorre a vari generi letterari per affrontare, con un linguaggio narrativo sfrontato e impertinente, in cui nulla è innocente, questioni come la violenza e la frammentazione della realtà nel mondo contemporaneo.
Cristina Rivera Garza (Matamoros, 1964) ha vissuto tra Messico e Stati Uniti. Dopo il dottorato in Storia Latinoamericana, è stata professoressa in varie università di entrambi i paesi. Ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti messicani ed altri di rilevanza internazionale. Le sue opere sono state tradotte in inglese, portoghese, tedesco, italiano e coreano. Attualmente è professoressa di Creación Literaria nel Dipartimento di Letteratura dell’Università della California, a San Diego.
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