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In un paesaggio indefinito, dominato da un cielo plumbeo che grava su un prato sconvolto dal vento, due piccoli pupazzi di gomma accolgono il protagonista della storia, un uomo con il volto segnato da una macchia rossa che a volte avvampa bruciandogli la pelle. Un marchio di tristezza secondo Zafran, il sinistro pescatore di pesci cervo, oppure di nostalgia, come pensa una donna dolcissima e sensuale dai capelli corvini e l’abito rosso. L’uomo ha corso per tutta la notte fino a ritrovarsi in quella “zona fatua della coscienza in cui il mondo è solo un riverbero del nostro sonno” e sono Fritz e Hans, i due pupazzi di gomma, a dargli un nome: Sottovoce. Con loro l’uomo inizierà a esplorare la Zona, un luogo indefinito, un territorio fantasma dove il vento onnipresente piega gli alberi e i fili d’erba, increspa il mare, spalanca le finestre. Il vento mette in tensione un paesaggio che sembra sempre sul punto di dissolversi, così come l’uomo, costantemente assediato dal desiderio di scomparire, addormentandosi nella terra, immergendosi nell’acqua, sparendo nell’aria. Nella Zona, il malinconico viaggiatore – uno degli emarginati che da sempre affascinano Mattotti – si muove in uno scenario onirico popolato da creature surreali, in cui affiorano di volta in volta i suoi ricordi: la lettura di un giornaletto, un pupazzo che da piccolo aveva gettato via, i dischi che ascoltava e il parco che amava visitare. Il mondo da cui voleva fuggire si ripresenta: rivede il laboratorio dove si effettuavano ricerche sulla sua macchia, ricorda i giochi nell’acqua con il fratello, si ritrova nella casa dell’infanzia a guardare con tenerezza la madre addormentata. Su ogni vicenda grava il senso della perdita di sé, temuta e agognata al tempo stesso, finché arriva per lui una risposta e la macchia sul volto si riassorbe. Apparso per la prima volta a puntate sulla rivista Dolce Vita nel 1987, La zona fatua è una sequenza di poemi visivi che corrispondono ad altrettanti sogni, un susseguirsi di avventure che rimangono irrisolte e pronte ad aprirsi a nuovi sviluppi. Le immagini dai colori vividi e dai tratti nervosi di Mattotti, che in questo libro intendeva esplorare il rapporto tra pittura e fumetto, accolgono qui i testi evocativi di Jerry Kramsky, pervasi da un respiro lirico e da un senso di sospensione. Una storia enigmatica e suggestiva, un viaggio nel sogno scandito da continue partenze, attraverso il quale gli autori, all’epoca trentenni, raccontano il proprio addio all’adolescenza. Pubblicato per la prima volta in volume in Italia da Granata Press nel 1993, il libro viene oggi riproposto da #logosedizioni come quinta tappa di un progetto editoriale che ripercorre l’evoluzione artistica del Mattotti fumettista. Preceduta nel 2017 dalla pubblicazione di Ghirlanda, opera vincitrice del Gran Guinigi 2017, che ha segnato il ritorno dell’artista al fumetto dopo quasi quindici anni, la collana è stata inaugurata nel marzo 2018 con l’uscita del volume L’uomo alla finestra, seguito da Stigmate, Caboto e Lettere da un tempo lontano. Nella primavera del 2020 vedrà la luce il sesto titolo, Il signor Spartaco, cui faranno seguito Labirinti, Chimera e Doctor Nefasto. I volumi sono ripubblicati in una nuova veste grafica di grande formato e arricchiti da contenuti inediti. Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni ’70 e, all’inizio degli anni ’80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell’eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell’ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l’infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell’editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l’Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana “I Millenni” di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell’edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l’opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d’animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d’animazione Pinocchio di Enzo D’Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana “Works”, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l’opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana “Travel Book” di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l’edizione 2017 di Lucca Comics & Games. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l’evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L’uomo alla finestra e Stigmate. Recentemente Lorenzo Mattotti ha diretto il lungometraggio di animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dal romanzo omonimo di Dino Buzzati, uscito nell’ottobre del 2019 e presentato al Festival di Cannes 2019 nella selezione “Un certain regard”. L’universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d’animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Venezia - Scavando nell’acqua (2011), Venezia - limited edition (2011), Mattotti Works 1 (2012), Oltremai (2013), Mattotti Works 2 -Moda/Fashion (2014), Nell’acqua (2016), Sconfini (2016), Stanze (2016), Oltremai - trade edition (2017), Ghirlanda (2017), La stanza (2017), Blind (2017), Covers for the New Yorker (2018), L’uomo alla finestra (2018), Stigmate (2018), Caboto (2018), Lettere da un tempo lontano (2019), La zona fatua (2019), Il signor Spartaco (2020), Romeo e Giulietta (2021) Riti, ruscelli, montagne e castelli (2021), Labirinti (2021), Città, incroci, amori e tradimenti (2022), Il rumore della brina (2023) e Fuochi (2024).
Fabrizio Ostani, alias Jerry Kramsky, incontra Lorenzo Mattotti durante gli studi e collabora con lui come sceneggiatore prima che quest’ultimo inizi a lavorare da solo. Dalla loro durevole amicizia nascono numerosi libri a fumetti: Labyrinthes (ed. it. Labirinti, Hazard, 1997) e Murmure, editi da Albin Michel nel 1988 e nel 1989, Doctor Nefasto (Granata, 1991) e nel 2002 Docteur Jekyll & Mister Hyde (Casterman, 2002; ed. it. Jekyll & Hyde, Einaudi, 2002), oltre a vari albi per l’infanzia, tra cui Grands Dieux (Seuil Jeunesse, 1997), Il sole lunatico (Gallucci, 2007) e Il mistero delle antiche creature (Orecchio Acerbo, 2007). Nel 2007 partecipa alla sceneggiatura del lungometraggio d’animazione Peur(s) du noir – Paure del buio, sempre con la complicità dell’illustratore. Collabora con l’illustratrice Gabriella Giandelli ad alcuni episodi della serie animata Milo, prodotta da Gertie, e al volume illustrato Il bambino notturno (Orecchio Acerbo, 2005). Scrive e illustra i romanzi per ragazzi Quando SuperTrippa cercò di conquistare la terra (Gallucci, 2007) e La stanza delle ombre malvagie (Gallucci, 2010). Nel 2017 pubblica, con Lorenzo Mattotti, Ghirlanda, opera edita da #logosedizioni e vincitrice del Gran Guinigi.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Ghirlanda (2017), La zona fatua (2019), Labirinti (2021) e La storia di Cinghial Otto e di Camilla Piumata (2022).
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