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Un viaggio nell’animo umano raccontato con i colori del sogno.
A un anno dalla riedizione del Signor Spartaco, ritroviamo un giovane Spartaco in cammino insieme allo zio, l’ingegnere Dortles, su sentieri di alta montagna. Il luogo che attraversano è misterioso e affascinante: si dice infatti che sulle guglie si impiglino i sogni e che in certi punti si possa sentire l’oscurità scorrere. Al calar della notte, i due viaggiatori fanno una sosta e, mentre Spartaco dorme, lo zio si avvede di alcune ombre e le segue imboccando un sentiero che lo conduce fino a scoprire le antiche creature delle creste di cui parlano le leggende della montagna. Incantato, rimane a guardarle mentre oscillano muovendo lunghe pertiche con cui, lentamente, raccolgono i sogni. A un tratto scivola sul terreno friabile provocando una frana che fa fuggire le strane creature nella loro caverna. Raggiunta da un masso aguzzo, una di loro cade morta e l’ingegnere Dortles le si avvicina, notando tra le sue dita un oggetto variopinto: è una scatola contenente i colori del sogno, che porta al nipote affinché ricominci a dipingere. Con questi pastelli, luminosi e malinconici al tempo stesso, Spartaco inizia a creare i racconti delle nuvole e, terminata la scatola, scova in un bugigattolo alcune vernici sbalorditive con cui prosegue il lavoro fino a completare un libro. Questo libro si intitola Labirinti.
La sfida, qui, per Mattotti, consiste nell’utilizzare un colore pittorico e volumetrico per trasfigurare la realtà fino a sondare gli abissi dell’animo umano, dando forma narrativa a ciò che sembra impossibile da raccontare: la contemplazione, il cambiamento delle nuvole, l’aria, il colore, la vertigine che si avverte in cima a un serbatoio, tutte cose che non generano azione ma tracciano piuttosto degli itinerari interiori. Itinerari che l’artista percorre insieme a Jerry Kramsky (al secolo Fabrizio Ostani), con il quale crea un sodalizio che prosegue e si affina da oltre quarant’anni con esiti di perfetto equilibrio tra disegno e pittura. Come si legge nel primo episodio, “Spartaco in valvolandia”, l’arte evocativa può esprimersi attraverso disegni teneri e delicati ma anche vere e proprie essenze da incubo. Si passa così dalle sette sfumature del bianco delle terre degli Inuit in “Santi Numi” ai colori cupi e alle geometrie futuriste di “I minatori” e “Contagio pericoloso”, dalla levità delle figure e dei colori freddi di “Lettere dall’ultimo confine” e “L’eleganza interiore” agli esseri fantastici di “Spartaco apprendista sognatore”. Pagina dopo pagina, la narrazione prende corpo attraverso immagini astratte: una cometa rossa che attraversa il cielo notturno, nuvole impetuose che si fondono con le chiome degli alberi, stormi di uccelli neri che sorvolano città metafisiche. Sequenze che producono un effetto drammaturgico invitando il lettore a lasciarsi trasportare dall’immaginazione.
Pubblicato per la prima volta in Francia da Albin Michel nel 1988, Labirinti viene oggi riproposto da #logosedizioni come settimo volume della serie dedicata al Mattotti fumettista. In questa nuova edizione, l’opera originale viene riproposta insieme a svariati materiali aggiuntivi, per la maggior parte inediti: le quattro storie Nocturne, Capriccci, Il Santo Coccodrillo e Ahum!, alcuni schizzi preliminari e l’approfondita prefazione di Enrico Fornaroli, studioso di fumetti e letteratura per l’infanzia e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Edizione in brossura stampata in Italia su carta Fedrigoni Arcoset Extra White 140gsm di cellulosa ecologica ad alto contenuto di riciclo.
Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Terminati gli studi di architettura, pubblica i suoi primi fumetti alla fine degli anni ’70 e, all’inizio degli anni ’80, fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che viene accolto come un evento nel mondo del fumetto e si aggiudica importanti premi internazionali. Il suo lavoro, da Incidenti a Stigmate, passando per Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e numerosi altri titoli, evolve nel segno costante di una grande coerenza e, al contempo, dell’eclettismo di un artista che sceglie di esplorare continuamente nuovi territori. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo, mentre i disegni appaiono su riviste e quotidiani quali The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Nell’ambito della moda e del design, Mattotti interpreta i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity e, nel 2010, realizza tutte le copertine del mensile Domus. Illustra vari libri per l’infanzia, tra cui Pinocchio ed Eugenio, che nel 1993 si aggiudica il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nel settore dell’editoria per ragazzi. Realizza copertine, campagne pubblicitarie e manifesti, tra gli altri per il Festival di Cannes, nel 2000, e per l’Estate Romana. Nel 2002 pubblica Jekyll & Hyde e nel 2003 Il rumore della brina, entrambi per Einaudi e, nello stesso periodo, I manifesti di Mattotti (2002) e Angkor (2003) per Nuages; nel 2008 escono Appunti sul paesaggio per Tricromia e Le avventure di Pinocchio per la collana “I Millenni” di Einaudi; nel 2009 pubblica, per Orecchio Acerbo/Gallimard, Hansel e Gretel, le cui incredibili illustrazioni affiancano i testi di Neil Gaiman nell’edizione americana. Nel 2010, da una collaborazione con Lou Reed nasce l’opera The Raven (Il corvo, Einaudi, 2012). Mattotti lavora anche per il cinema: nel 2004, contribuisce al film Eros di Wong Kar-wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni, curando i segmenti di presentazione di ogni episodio; nel 2007 realizza uno dei sei episodi del film d’animazione collettivo Peur(s) du noir – Paure del buio; nel 2011 lavora alle sequenze animate del film di Charles Nemes, Il était une fois... peut-être pas e nel 2012 porta a termine gli sfondi e i personaggi del film d’animazione Pinocchio di Enzo D’Alò. Nel 2012 #logosedizioni inaugura la collana “Works”, con un primo volume dedicato alle illustrazioni a pastello, seguito dal volume dedicato al mondo della moda. Nel 2013, sempre per #logosedizioni, esce l’opera visionaria Oltremai che viene esposta alla Pinacoteca di Bologna. Nel 2014 realizza Vietnam per la collana “Travel Book” di Louis Vuitton e nel 2017 torna a collaborare con Jerry Kramsky, realizzando un nuovo graphic novel dal respiro epico, Ghirlanda (#logosedizioni). Ghirlanda vince il premio Gran Guinigi durante l’edizione 2017 di Lucca Comics & Games. Numerose le sue esposizioni personali, tra cui l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Frans Hals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana di Milano, fino alle più recenti, la retrospettiva Sconfini (2016–2017) e Covers for The New Yorker (2018), per le quali #logosedizioni ha curato i cataloghi. Nel 2018 #logosedizioni inaugura una nuova collana che ripropone in una nuova veste l’evoluzione artistica del Mattotti fumettista, a partire da L’uomo alla finestra e Stigmate. Recentemente Lorenzo Mattotti ha diretto il lungometraggio di animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dal romanzo omonimo di Dino Buzzati, uscito nell’ottobre del 2019 e presentato al Festival di Cannes 2019 nella selezione “Un certain regard”. L’universo di Mattotti spazia ormai, senza soluzione di continuità, tra fumetto, pittura, illustrazione e cinema d’animazione.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Venezia - Scavando nell’acqua (2011), Venezia - limited edition (2011), Mattotti Works 1 (2012), Oltremai (2013), Mattotti Works 2 -Moda/Fashion (2014), Nell’acqua (2016), Sconfini (2016), Stanze (2016), Oltremai - trade edition (2017), Ghirlanda (2017), La stanza (2017), Blind (2017), Covers for the New Yorker (2018), L’uomo alla finestra (2018), Stigmate (2018), Caboto (2018), Lettere da un tempo lontano (2019), La zona fatua (2019), Il signor Spartaco (2020), Romeo e Giulietta (2021) Riti, ruscelli, montagne e castelli (2021), Labirinti (2021), Città, incroci, amori e tradimenti (2022), Il rumore della brina (2023) e Fuochi (2024).
Fabrizio Ostani, alias Jerry Kramsky, incontra Lorenzo Mattotti durante gli studi e collabora con lui come sceneggiatore prima che quest’ultimo inizi a lavorare da solo. Dalla loro durevole amicizia nascono numerosi libri a fumetti: Labyrinthes (ed. it. Labirinti, #logosedizioni, 2021) e Murmure, editi da Albin Michel nel 1988 e nel 1989, Doctor Nefasto (Granata, 1991) e nel 2002 Docteur Jekyll & Mister Hyde (Casterman, 2002; ed. it. Jekyll & Hyde, Einaudi, 2002), oltre a vari albi per l’infanzia, tra cui Grands Dieux (Seuil Jeunesse, 1997), Il sole lunatico (Gallucci, 2007) e Il mistero delle antiche creature (Orecchio Acerbo, 2007). Nel 2007 partecipa alla sceneggiatura del lungometraggio d’animazione Peur(s) du noir – Paure del buio, sempre con la complicità dell’illustratore. Collabora con l’illustratrice Gabriella Giandelli ad alcuni episodi della serie animata Milo, prodotta da Gertie, e al volume illustrato Il bambino notturno (Orecchio Acerbo, 2005). Scrive e illustra i romanzi per ragazzi Quando SuperTrippa cercò di conquistare la terra (Gallucci, 2007) e La stanza delle ombre malvagie (Gallucci, 2010).
Con #logosedizioni ha pubblicato: Ghirlanda (2017), La zona fatua (2019), Labirinti (2021) e La storia di Cinghial Otto e di Camilla Piumata (2022).
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