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“La Terra. Un incredibile pianeta circondato di misteriosa Immensità. Su di lei sono passati, passano e passeranno milioni di esseri umani. Quasi tutti, con il tempo, cadranno nell’oblio. Sarà come se non fossero mai esistiti. Questa è la storia di una di quelle persone. Si chiamava Olivier Duveau.” Così inizia questo graphic novel di Jali. Uno sguardo a volte tenero, a volte crudele sulla vita, come lo è l’esistenza del suo protagonista, sognatore solitario. Nato un lunedì di molti anni fa, il piccolo Olivier viveva in una grande casa insieme a 100 maggiordomi e 100 domestiche, assunti dai suoi genitori al solo scopo di occuparsi del loro unico figlio durante i loro frequenti viaggi. Una delle prime cose che Olivier imparò fu il tassativo divieto di uscire di casa. Per tutta la sua infanzia non poté far altro che contemplare il mondo attraverso una finestra. Di giorno non succedeva mai niente di davvero interessante, ma quando calava la notte le sue piccole retine scoppiavano di piacere, rimirando per ore il cielo stellato. La sua voglia di uscire e sapere cosa esisteva di là dal muro di recinzione trovò finalmente risposta il giorno del suo diciottesimo compleanno. Muovendo i primi passi per il mondo l’ormai adolescente Olivier incontrò Estel, una visione fugace di cui si innamorò e per la quale iniziò a provare una passione paragonabile solo a quella per le stelle.
José Ángel Labari Ilundain, Jali (Pamplona, 1977), si laurea in Belle arti presso l’Università di Barcellona. Inizia a creare i suoi primi fumetti all’età di 12 anni e dal 1997 pubblica regolarmente su fanzine e riviste quali Amaníaco, La Comictiva e Mala Impresión. Dal 1999 i suoi lavori entrano a far parte di monografie che gli garantiscono crescente visibilità. Partecipa inoltre a interessanti progetti collettivi come Tapa roja (Ediciones Sins Entido, 2003) e Mentiroso mentiroso (Warner España, 2008), disco-libro di Iván Ferreiro in cui traduce in fumetto tre canzoni del musicista. Nel 2004 si distingue con Plexiglas (#logosedizioni, 2013), con cui si aggiudica il Premio Junceda de ilustración e la candidatura a migliore opera e autore rivelazione al Salón Internacional del Cómic di Barcellona nel 2005. Nel graphic novel successivo, L’ultimo grande viaggio di Olivier Duveau (2009; #logosedizioni, 2012), il suo sguardo a volte tenero a volte crudele, come la vita, raggiunge vette sorprendenti di lirismo visivo. Non svegliate l’essere che dorme (2012; #logosedizioni, 2013) comprende il racconto inedito che dà il titolo alla raccolta e recupera alcuni dei suoi primi lavori. Malaria è il suo ultimo lavoro.
#ILLUSTRATI #logosedizioni
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