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Non vi è alcuna differenza qualitativa tra l'artista e l'artigiano. Formiamo una nuova corporazione di artefici senza la distinzione di classe che alza un'arrogante barriera tra artigiano e artista. E' l'Aprile 1919 e con queste parole Walter Gropius firma il prologo al manifesto che sancisce l'istituzione della scuola Bauhaus di Weimer, il più alto e significativo momento del Razionalismo europeo, ma anche la nascita del design modernamente inteso. In effetti il disegno industriale era nato nell'Ottocento, con il progressivo diffondersi nelle scuole europee di arti e mestiri, sullo sfondo di una crescente indistrializzazione. Ma è grazie a quella straordinaria palestra di talenti e di idee che fu la Bauhaus che si è definitivamente affermata l'idea che l'arte può gioiosamente irrompere nella vita quotidiana, nei gesti e negli oggetti più minuti, divenendo accessibile a tutti. Il continuo affinarsi dei processi produttivi e il rapido e promettente allargamento dei mercati hanno ulteriorimente contribuito alla diffusione del design, la cui finalità è produrre in grande quantità e a prezzi contenuti oggetti, macchine, arredi, utensili dotati di apprezzabili qualità formali e funzionali. In fondo, nella nostra società contemporanea, tutto è design.
#logosedizioni
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