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In punta di matita, Lorenzo Mattotti interpreta la vicenda dei due giovani che da secoli incarnano l’essenza stessa dell’amore, scegliendo di non raccontarne la tragedia per immaginare i loro gesti, le battute e le espressioni e offrire agli amanti un lieto fine.
Il velo leggero di un’alcova – o forse un sipario di seta, quale sottile rimando teatrale – si solleva a scoprire un ragazzo e una ragazza che, stretti l’uno all’altra, si sorridono, si prendono le mani, si baciano e tornano a guardarsi, a stringersi, fino a lasciarsi travolgere dalla passione. Completamente immersi l’uno nell’altra, non si curano di ciò che li circonda, ma appaiono come sospesi in una dimensione a due, separati dalla realtà, in un’atmosfera satura di dolcezza e di desiderio. Per contro, le immagini che li inquadrano come in un close-up ci invitano a spiarli (quasi fossimo un terzo incomodo), seguendoli dall’intimità della camera da letto agli abbracci rubati nelle sale e nei giardini di palazzo. I loro gesti, i loro atteggiamenti, curati in ogni sfumatura, in ogni minimo dettaglio, porteranno ciascuno di noi a immedesimarsi o a ricordare, o magari a sognare. Tutto questo potrebbe far pensare a una coppia qualsiasi, ma gli abiti che indossano e gli arredi rapidamente schizzati ci riportano a due amanti antichi, che tuttavia incarnano ancora oggi, nel nostro immaginario, l’essenza stessa dell’amore. Interpretando la celebre storia di Romeo e Giulietta, resa immortale da William Shakespeare, Lorenzo Mattotti sceglie di non raccontare l’intera vicenda ma di esplorarla in modo spontaneo, rinunciando alla conclusione tragica per permettere ai due innamorati di realizzare il loro sogno. Grazie a Romeo e Giulietta, l’autore può tornare a esplorare quello che, nelle sue parole, è “il soggetto più importante della vita”: il momento magico dell’esplorazione dell’altro. Può tornare ai due ragazzi protagonisti de La stanza (#logosedizioni, 2010) e Stanze (#logosedizioni, 2016), al loro amore puro, diretto, spontaneo. I due giovani allora intenti a scoprirsi per la prima volta sono ora diventati due anime che si conoscono da tempo e che, guardandosi, si riconoscono. Ripensando ai meravigliosi costumi realizzati da Danilo Donati per l’adattamento cinematografico di Zeffirelli, Mattotti decide di rivestire la coppia di sontuosi abiti d’epoca così da offrire, insieme agli arredi, un inquadramento spazio-temporale alla sua storia per immagini. Ed è proprio la scelta di disegnare i costumi che lo porta a rinunciare al colore per scongiurare il rischio di cadere nella trappola dell’eleganza frivola e del manierismo. Così l’artista riprende lo stile già sperimentato nel taccuino La stanza per improvvisare e cogliere, in punta di matita, i movimenti, le battute e le espressioni che gli affiorano alla mente mentre ripensa ai due antichi amanti, uniti da un sentimento così forte da non temere alcun ostacolo. Con quella pagina lasciata vuota tra una tavola e l’altra che invita a scrivere i propri pensieri, il libro è un regalo perfetto con cui far felice la persona amata a San Valentino, in occasione di un anniversario, o in qualunque altro momento, perché l’amore va celebrato ogni giorno. Oppure un regalo per sé, per continuare o ricominciare a sognare.
Edizione in brossura stampata in Italia con inchiostro ecocompatibile su carta di cellulosa ecologica Arena White Rough 140g ad alto contenuto di riciclo. Copertina stampata su cartoncino Sirio Denim da 290g
L’autore: Nato a Brescia nel 1954, Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Fin da giovanissimo si dedica al disegno e al fumetto, che inizia a pubblicare alla fine degli anni ’70, e negli anni ’80 fonda con altri artisti il collettivo Valvoline. I suoi disegni appaiono su riviste e quotidiani di tutto il mondo: The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Le nouvel Observateur, Corriere della Sera e la Repubblica. Realizza i manifesti per il Festival di Cannes e per la Biennale de Cinema di Venezia. Ha collaborato con il mondo della musica (The Raven di Lou Reed) e del cinema: Eros di Wong Kar-wai, Soderbergh e Antonioni; Pinocchio di Enzo D’Alò; e nel 2019 ha diretto La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dal romanzo di Buzzati.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Venezia Scavando nell’acqua (2011), Venezia ed. limitata (2011), Mattotti Works Pastelli (2012), Oltremai (2013), Mattotti Works Moda/Fashion (2014), Nell’acqua (2016), Sconfini (2016), Stanze (2016), Oltremai trade edition (2017), Ghirlanda (2017), La stanza (2017), Blind (2017), Covers for the New Yorker (2018), L’uomo alla finestra (2018), Stigmate (2018), Caboto (2018), Lettere da un tempo lontano (2019), La zona fatua (2019), Il signor Spartaco (2020), Romeo e Giulietta (2021) Riti, ruscelli, montagne e castelli (2021), Labirinti (2021), Città, incroci, amori e tradimenti (2022), Il rumore della brina (2023), Fuochi (2024), Fuochi edizione limitata (2024) e Nell’acqua nuova edizione (2025).
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