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BOLOGNA RAGAZZI AWARD 2012 CATEGORIA FICTION - MENZIONE
Un album fuori dal comune.
“Facevamo tutti parte della famiglia di coloro che non sono come gli altri, e che nemmeno ci tengono più di tanto a esserlo. Eravamo gli artisti delle nostre proprie esistenze. Eravamo destinati a stupire la gente comune, meravigliarla e farla tremare. Non ad assomigliarle.”
Le sorelle siamesi, la donna barbuta, il colosso, la lillipuziana, il musicista senza braccia e senza mani… Undici ritratti strani e bellissimi che immortalano artisti circensi come altrettanti inviti a immaginare per loro vite straordinarie e numeri stupefacenti. L’illustratrice ha affidato i suoi personaggi a Marie Desplechin, che ha dato loro un nome e ha inventato per loro un destino necessariamente fuori dal comune: “Emmanuelle ha immaginato e disegnato undici personaggi favolosi. Me li ha affidati. Sono arrivati alla spicciolata, prima le gemelle siamesi, poi l’uomo senza arti e la donna barbuta, poi il colosso, la cartomante e la lillipuziana… Uno dopo l’altro, ho dato a ciascuno di loro un nome e una storia, poi una famiglia che andava formandosi da sola man mano che scrivevo. È stato facile e divertente: ai vari personaggi i ritratti calzavano a pennello! Così abbiamo inventato il nostro circo itinerante, una famiglia profondamente umana, in cui regnano la fantasia, il coraggio, l’ingegno. E, ovviamente, l’amore.” Marie Desplechin
Dal racconto di una vita rocambolesca a un altro, Emmanuelle e Marie intrecciano i legami che uniscono questi saltimbanchi e ci raccontano questo circo con un umorismo tenero e una profonda poesia. Su un tema dalle immagini abbastanza stereotipate, Emmanuelle trova nuove piste per trascinarci al centro di una moltitudine di personaggi favolosi. Le figure rappresentate appaiono insieme stranamente familiari e al contempo molto enigmatiche, ben riconoscibili e tuttavia avvolte da un velo trasparente che ce ne separa; gli sguardi, le pose, gli elementi che li compongono e li circondano ce li rendono lontani e misteriosi. Hanno una presenza magnetica e stupefacente. Ritroviamo qui l’universo ibrido di Emmanuelle Houdart – corallo o vegetale, maschio o femmina, piuma o pelo? – e i suoi motivi ricorrenti – l’uovo, la spugna, i libri. E quando l’immagine potrebbe rivelarsi troppo disturbante o crudele, ecco che il testo di Marie Desplechin interviene a rassicurare. La diversità diventa fonte di fascino e seduzione. E come al circo, ci si stupisce, si trema, si ride con quegli uomini e quelle donne che non sono come tutti gli altri ma sono comunque nostri simili, nostri fratelli.
L’autrice: Marie Desplechin è nata il 7 gennaio 1959 a Roubaix. Giornalista e scrittrice, dal 1993 è stata autrice di oltre quaranta i libri. Ha pubblicato una raccolta di racconti, Trop sensibles, e due romanzi, Sans Moi e Dragons per le edizioni Olivier. Ha scritto anche romanzi per ragazzi che mescolano con abilità umorismo e tenerezza. Collabora regolarmente con diverse testate. Nel 1998 è stata insignita del premio Tam-Tam per il romanzo Verte. Dal 2001 si avvicina al cinema, occupandosi della sceneggiatura di alcune pellicole, mentre nel 2009 scrive e recita nello spettacolo teatrale La bella Addormentata.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Saltimbanchi (2012) e Il denaro (2013).
L’illustratrice: Emmanuelle Houdart è nata in Svizzera nel 1967. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Sion, ha proseguito gli studi presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra, dove si è diplomata nel 1994. Nel 1996, grazie alla Bourse Patino ha trascorso un anno presso la Cité internationale des Arts di Parigi, dopodiché ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Pittrice e illustratrice che ama mettere in scena il mostruoso e il meraviglioso, collabora da quasi trent’anni con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse... ) e con case editrici specializzate in letteratura per ragazzi. Ha all’attivo oltre trenta pubblicazioni, che ama definire “libri per tutti”. Le sue opere viaggiano tra frequenti esposizioni in Svizzera, Italia, Hong Kong e naturalmente in Francia. Tiene regolarmente laboratori di illustrazione sia per adulti sia per ragazzi. Parallelamente alla sua attività editoriale, talvolta sprofonda per mesi dentro sé stessa, abbandonandosi a un lavoro più personale, più intimo, che si avvale della matita colorata come strumento d’elezione. “Se disegno, è perché ho compreso abbastanza in fretta che è l’unico posto in cui ho il diritto di essere completamente me stessa, senza mentire, né barare, né obbedire” racconta. Da qualche tempo si dedica all’attività di disegnatrice tessile e di costumi. Le sue illustrazioni sono state trasformate in abiti in occasione della mostra “Barnhominum” che si è tenuta al Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil nel 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Il guardaroba (2012), Saltimbanchi (2012), Amiche per la vita (2013), Il denaro (2013), Va tutto bene Merlino! (2014), Rifugi (2015), Una lunga storia d’amore (2016), Emilia Mirabilia (2016), Mia madre (2016), Mostri malati (2016), Il mio pianeta (2017), Sfilata di Natale. Un calendario dell’avvento (2018), Mortale (2022), Diventare grande (2023) e L'oracolo favoloso (2024).
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