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A prenderlo in mano, sulle prime sembra un libro come tutti gli altri, con in copertina una vivace illustrazione nel tipico stile di Emmanuelle Houdart. Babbo Natale è arrivato con il suo carico di doni, ma non li porta in spalla dentro un sacco né li ha già infilati in una calza vicino all’albero o al camino: i regali spuntano da un elegante stivalone ornato di stelle e fiocchi di neve mentre un pinguino con buffi mutandoni a cuori tende la mano verso tutto quel ben di Dio. Ma è ancora presto: ci sono 24 giorni da aspettare per poter finalmente tirare i fiocchi variopinti e scoprire cosa si nasconde nei pacchetti! Per fortuna piccoli eventi quotidiani ci aiuteranno a portare pazienza: già dal primo dicembre si respira aria di festa. Avviciniamoci alla notte santa mettendoci in cammino con una serie di buffi personaggi che trasformano il Natale in un Carnevale d’inverno. Il primo a partire è un orso vestito di tutto punto con il suo piccolo in spalla e un bagaglio di piante e fiori; segue una mamma-stivaletto che ha imbarcato due lupacchiotti con un libro e una casetta dei giochi. E poi ancora incontreremo animali che si godono il relax in una vasca da viaggio, un pupazzo di neve con abete portatile e igloo di riserva, un libro un po’ angelo un po’ diavolo con due uova pronte alla schiusa, una tazza-vaporetto mono-ruota con una graziosa borsetta, un coniglio che traina una slitta zebrata, una piccola pittrice su un’imbarcazione per le nuvole e molti altri ancora. È lungo il viaggio e c’è chi cammina, chi vola, chi scia, chi sceglie un bizzarro mezzo di trasporto, chi si sofferma a scambiarsi doni, dolci e gesti di affetto.
Nel mondo di Emmanuelle Houdart, bizzarre metamorfosi fanno saltare i confini tra le creature, donano occhi e sorrisi agli oggetti, rivestono gli animali con abiti dalle fogge più svariate. Giorno dopo giorno, sarà facile ingannare l’attesa grazie alle immagini decorate con motivi stravaganti e ricche di piccoli dettagli che ci invitano a costruire una storia intorno a ciascuno dei partecipanti alla sfilata natalizia. Ma non finisce qui: come in qualsiasi calendario dell’avvento, per ogni giorno c’è una finestrella che nasconde una sorpresa, anche se qui non troveremo delle finestre vere e proprie ma in ogni pagina bisognerà prima di tutto scovare il lembo di carta da sollevare. Si tratta del fumo che esce da un comignolo? O del tettuccio di una carrozzina? Oppure di un alberello indossato a mo’ di cappello? E che ne sarà della storia che avevamo immaginato per ogni disegno se poi spunta un nuovo dettaglio a scombinarla? 25 giorni, 25 sorprese, un numero infinito di storie da inventare per arrivare al tanto sospirato giorno di Natale. E dopo, che fare? Niente paura, il calendario si distende unendo le varie immagini in due lunghe scene sul fronte e sul retro, perfette da appendere al muro o da appoggiare su un mobile, per ricordarci che Natale arriva sempre e strapparci un sorriso in ogni giorno dell’anno.
L’autrice: Emmanuelle Houdart è nata in Svizzera nel 1967. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Sion, ha proseguito gli studi presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra, dove si è diplomata nel 1994. Nel 1996, grazie alla Bourse Patino ha trascorso un anno presso la Cité internationale des Arts di Parigi, dopodiché ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Pittrice e illustratrice che ama mettere in scena il mostruoso e il meraviglioso, collabora da quasi trent’anni con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse... ) e con case editrici specializzate in letteratura per ragazzi. Ha all’attivo oltre trenta pubblicazioni, che ama definire “libri per tutti”. Le sue opere viaggiano tra frequenti esposizioni in Svizzera, Italia, Hong Kong e naturalmente in Francia. Tiene regolarmente laboratori di illustrazione sia per adulti sia per ragazzi. Parallelamente alla sua attività editoriale, talvolta sprofonda per mesi dentro sé stessa, abbandonandosi a un lavoro più personale, più intimo, che si avvale della matita colorata come strumento d’elezione. “Se disegno, è perché ho compreso abbastanza in fretta che è l’unico posto in cui ho il diritto di essere completamente me stessa, senza mentire, né barare, né obbedire” racconta. Da qualche tempo si dedica all’attività di disegnatrice tessile e di costumi. Le sue illustrazioni sono state trasformate in abiti in occasione della mostra “Barnhominum” che si è tenuta al Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil nel 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Il guardaroba (2012), Saltimbanchi (2012), Amiche per la vita (2013), Il denaro (2013), Va tutto bene Merlino! (2014), Rifugi (2015), Una lunga storia d’amore (2016), Emilia Mirabilia (2016), Mia madre (2016), Mostri malati (2016), Il mio pianeta (2017), Sfilata di Natale. Un calendario dell’avvento (2018), Mortale (2022), Diventare grande (2023) e L'oracolo favoloso (2024).
Da 1 a 25: non si tratta proprio di un conto alla rovescia, perché la numerazione non procede a ritroso, ma la trepidazione è la stessa. È pur sempre un avvicinamento per tappe a una data importante e attesissima, soprattutto per i bambini ma anche per i genitori pronti a far festa con i loro figli, per gli insegnanti che si accingono ad addobbare le scuole, e per tutti gli adulti che non vedono l’ora di arrivare alle sospirate ferie invernali. Dall’attesa del Natale nacque nel 1908 un calendario a sé, ideato dall’editore tedesco protestante Gerhard Lang. In Germania, al tempo, era già diffusa l’usanza di aspettare il compleanno di Gesù preparando 24 pacchettini da scartare quotidianamente, fin dal primo dicembre. La novità di Lang consisté nell’ideare un calendario con un disegno al giorno, cui l’anno seguente venne aggiunto il dettaglio delle finestrelle, contenenti al loro interno degli angeli o piccoli Gesù Bambino da ritagliare o assemblare. In seguito arrivarono dolci e cioccolatini e il calendario dell’avvento si diffuse prima nei Paesi protestanti, poi in quelli cattolici. Da allora ha assunto molteplici forme: esistono calendari a tema, come quello diffuso nella RDT durante la guerra fredda, dove al posto degli angeli spuntavano sonde sovietiche come lo Sputnik oppure cosmonauti come Jurij Gagarin, versioni per adulti con una fiaschetta di vino o una bottiglia di liquore al giorno e calendari idea regalo con gioielli o altri oggetti. Un’azienda canadese ne ha perfino prodotto uno con la marijuana, che nel Paese è legale. Ci sono addirittura edifici che a dicembre si mascherano da calendari dell’avvento sfruttando le loro finestre: scuole e musei in varie parti del mondo nonché la libreria Mondadori di Piazza del Duomo a Milano. Anche Emmanuelle Houdart mette al lavoro la sua vivace fantasia per creare un calendario dell’avvento molto particolare, in cui Natale e carnevale si fondono dando vita a una carovana di buffi personaggi che fa pensare alle processioni di carri cui si può assistere ogni anno in Italia e in altre parti del mondo. Si tratta di un libro che si può leggere come tale, sfogliandone le pagine di cartoncino spesso, e che come qualsiasi altro ha una copertina con il titolo e un’immagine, in questo caso quella di un Babbo Natale intento a estrarre pacchetti da uno stivalone adorno di stelline e fiocchi di neve, sotto gli occhi curiosi di un pinguino dai mutandoni a cuori. Ma il libro può anche aprirsi a fisarmonica e si può svolgere giorno per giorno fino ad allungarsi in un’immagine double-face da appoggiare sul caminetto o sopra un mobile nella camera dei bambini. Il libro-calendario diventa così un accessorio d’arredo da tenere al suo posto finché l’Epifania non si porta via tutte le feste o magari, perché no, da lasciare in bella mostra per tutto l’anno per ricordarsi che prima o poi il Natale arriva. Illustrando questo oggetto multi-uso, come di consueto Emmanuelle Houdart non si accontenta di costruire una storia per immagini ma fa sempre in modo che ogni illustrazione sia talmente densa di dettagli da rappresentare una storia a sé. In ciascuna di queste 25 illustrazioni-racconto riconosciamo le caratteristiche del suo stile inconfondibile: le metamorfosi, la presenza di animali, piante e oggetti personificati, la varietà dei motivi decorativi, i colori vivaci, i grossi volti dall’incarnato pallido e gli occhi e le labbra brillanti, i minuscoli particolari da scovare come nella pittura di Chagall. L’artista dimostra una sfrenata creatività nell’inventare personaggi sempre nuovi e sorprendenti. Tra gli animali, incontriamo per esempio un orso in eleganti abiti da viaggio, con un pacchettino e un mazzo di fiori nelle mani e il suo piccolo in spalla, una mamma volpe rosa con una casetta sul dorso che spinge la carrozzina e intanto tiene il suo cucciolo tra le braccia e un’anatra in abiti di foggia orientale che fa piovere dall’ala gocce d’acqua per annaffiare un vaso di tulipani. Non mancano interessanti esemplari del regno vegetale, come i due sorridenti abeti del 23 e del 24 dicembre, forse marito e moglie o più probabilmente fratello e sorella, magari gemelli. Ci sono oggetti animati come una scarpa che soffia il suo alito gelato, una mamma-casa con un albero al posto del comignolo che tiene per mano la figlia-casetta, un pupazzo di neve con in mano un abete adorno di stelline. E poi ci sono bizzarre creature metamorfiche, come un libro aperto che tiene due uova pronte a schiudersi nelle mani, ha una facciona sormontata da ali e corna e due gambette che spuntano dalle pagine sfoggiando improbabili calzettoni rossi con un motivo a nuvole bianche – di certo un’immagine che può dare il la a infinite storie e interpretazioni. Naturalmente ci sono le persone, tra cui una mamma intenta a leggere al suo bambino a bordo di un divano mobile e una famiglia che spunta dalle finestre di una casa tenuta tra due mani tatuate. E infine, tante altre piccole creature: diavoletti, angeli, gnomi, persone e animali in miniatura… Quello di Emmanuelle Houdart è un mondo in cui i confini, le proporzioni, le relazioni saltano. Viene da perdersi nelle immagini al punto da rischiare di dimenticare che c’è l’immancabile aletta da sollevare per scoprire la sorpresa – o a volte le sorprese! – del giorno. In questo calendario il dono quotidiano coincide con un piccolo dettaglio nuovo che spesso ci porta ad arricchire o perfino stravolgere la nostra interpretazione di ciascuna illustrazione. Ecco una luna con la bacchetta magica che spunta sollevando una manciata di stelle, un topino accucciato dietro l’orecchio di un elefante, un bambino che dorme tra le ali di un’angela con una giacca da arlecchino, una farfalla dietro una mongolfiera… Il calendario dell’avvento di Emmanuelle Houdart è una miniera di sorprese e di storie, che scateneranno l’immaginazione dei bambini e, perché no, anche degli adulti, portando nelle feste natalizie un pizzico della spensierata allegria del Carnevale.
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Francesca Del Moro
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