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La storia della leggendaria guerriera vichinga Solveig e del suo incontro con i nativi americani.
Tutto comincia con l’incontro tra una nave vichinga e una fragile canoa e con un urlo che squarcia il silenzio: "Lasciatemi! Lasciatemi o dovrete vedervela con il mio lupo!". A gridare è Winona, una giovane Vichinga fuggita da una battaglia culminata con l’incendio del suo villaggio. La ragazza viene fatta salire a bordo della nave e Adso, uno schiavo strappato dal suo monastero in Sicilia, è incaricato di interrogarla. Ma i due non parlano la stessa lingua. Pagina dopo pagina, i due giovani si avvicinano mentre scopriamo i pensieri ora dell’uno ora dell’altra e capiamo che cosa li accomuna: Solveig, la leggendaria guerriera vichinga, tanto temibile da essere soprannominata la Tempesta, che molti anni prima era fuggita da suo padre e dai suoi fratelli e che ora gli uomini a bordo della nave sono incaricati di ritrovare. Winona è la figlia di Solveig e ripensa con nostalgia ai suoi genitori: una Vichinga e un Irochese che non si assomigliavano ma si comprendevano e si amavano.
In questo nuovo albo, Fred Bernard e François Roca immaginano un incontro tra due popoli che prende vita attraverso un racconto a due voci pieno di forza e umanità. L’iniziale diffidenza lascia a poco a poco emergere scelte di vita e differenze culturali che si arricchiscono a vicenda. Il libro si conclude con due pagine di approfondimento sui Vichinghi e gli Irochesi che permettono di contestualizzare storicamente la vicenda immaginata dagli autori.
Edizione cartonata stampata in Italia con inchiostro eco-compatibile su carta Sappi Magno Satin 170gsm ad alto contenuto di riciclo.
L'autore: Fred Bernard è nato in Borgogna. Grande amante della natura, sarebbe forse diventato veterinario o esploratore se non avesse vinto il concorso per entrare all’Accademia delle Belle Arti di Beaune. Successivamente ha seguito i corsi della scuola Émile Cohl a Lione dove, nel 1991, ha conosciuto François Roca, che sarebbe diventato suo amico e collaboratore. Nel 1994 ha vissuto per un anno in Inghilterra, dove si è destreggiato tra vari lavoretti e ha eseguito centinaia di schizzi. Nel 1996 ha pubblicato i suoi primi albi illustrati per ragazzi: ha realizzato i testi e le illustrazioni di Mon ami crocodile per Albin Michel Jeunesse, le illuustrazioni di Warf, le pirate con P.H. Turin per Seuil Jeunesse, e ha scritto La Reine des fourmis a disparu per Albin Michel Jeunesse, albo tradotto in immagini da François Roca e vincitore di numerosi premi (Goncourt jeunesse 1997, premio Sorcière 1996, premio Jérôme Main). Da allora, ha realizzato uno o due albi all’anno con François e L’Arche de Nino con l’amico Nino Ferrer. Dagli scrittori appassionati di viaggi, J. Conrad, H. Melville, J. London, E. Hemingway, R. Gary, ha attinto il gusto per la lettura e la scrittura. Ispirandosi ai propri ricordi, incontri, viaggi, Fred Bernard immagina personaggi vivaci e avvincenti e storie singolari che non interessano solo ai bambini. Nel maggio del 2001, di ritorno dall’Africa, si è lanciato nel fumetto (La Tendresse des crocodiles, L’Ivresse du poulpe, Lily Love Peacock, e più di recente La Patience du Tigre). Narratore instancabile e curioso, adora cimentarsi con ogni genere di scrittura e gioca con i propri modelli per meglio reinventarli.
L'illustratore: François Roca è nato a Lione. Ha studiato a Parigi all’École Nationale des Arts Appliqués Olivier de Serres, e poi a Lione, alla scuola Émile Cohl. Diplomatosi nel 1993, si è dedicato per qualche tempo alla pittura, per poi concentrarsi esclusivamente sull’illustrazione. Illustra soprattutto i testi del suo compare Fred Bernard, con il quale costruisce un universo immaginario che si rinnova a ogni albo. Questa associazione “penna-pennello”, poco comune nell’editoria per ragazzi, gli permette di accostarsi a temi affrontati di rado. Un albo in particolare ha segnato una svolta nella collaborazione: Jésus Betz, vincitore del premio Baobab 2001 e del Goncourt Jeunesse 2002. Ciò ha permesso ai due artisti di raccontare più liberamente storie destinate agli adulti: L’Homme-Bonsaï, L’Indien de la tour Eiffel… Nel contesto di architetture urbane così come di paesaggi naturali incontaminati, François ama dar vita a personaggi vicini a quelli che lo facevano sognare da piccolo, conosciuti tramite il piccolo o il grande schermo. François realizza anche copertine di romanzi e di riviste. Erede dei pittori che ama e ammira, rende loro omaggio nei suoi albi citandoli tramite allusioni o trasposizioni che gettano ponti tra artisti nel tempo (E. Fromentin, E. Hopper, F. Remington, J.W. Waterhouse, N.C. Wyeth, Vermeer, L.A. Tadema, D. Cornwell, J.L. Gérome…). Riferimenti letterari e cinematografici impreziosiscono sovente le sue opere, che si caratterizzano per le luci e i chiaroscuri eccellenti.I suoi dipinti sono regolarmente esposti presso diverse gallerie.
Con #logosedizioni Fred Bernard e François Roca hanno pubblicato: Rose e l’automa dell’opera (2014), Il pompiere di Lilliputia (2014), La figlia del samurai (2015), Jésus Betz (2015), L’uomo-bonsai (2015), Anya e Tigre bianca (2016), Il fantasma del circo d’inverno (2017), La maledizione dell’anello d’oro (2018), L’indiano della Torre Eiffel (2020), King Kong (2021) e Solveig. Una Vichinga nella terra degli Irochesi (2024).
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