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Romain indaga per scoprire come mai la sua maestra preferita è ingrassata moltissimo e ha l’aria sempre triste.
Romain ha 11 anni, quasi 12, e il prossimo anno andrà alla scuola dei grandi. Ha una maestra che adora: si chiama Mademoiselle Sophie, è sempre gentile e affettuosa con i suoi alunni al punto da usare i suoi giorni di ferie per aiutarli con la recita di fine anno. Al rientro dalle vacanze di Pasqua, Romain scopre che è molto cambiata. È diventata grassa come un ippopotamo, fa fatica a respirare e riesce a malapena a salire le scale. Gli altri alunni la prendono in giro e lui, dal canto suo, vorrebbe essere forte e coraggioso come un leone per difenderla, ma non ne è proprio capace. A casa vorrebbe parlarne con i genitori ma loro sono troppo presi da sé stessi. L’unica che può capirlo è la sua sorellona, che gli consiglia di indagare per scoprire come mai la sua cara maestra è tanto ingrassata e ha l’aria sempre triste.
Un fumetto tenero e pieno di umorismo, che affronta senza eufemismi temi delicati come l’ingresso nell’adolescenza, il bullismo e i disturbi alimentari. Una riflessione tanto profonda quanto accessibile ai bambini sullo stretto legame tra il corpo e la mente, e su come i nostri stati d’animo e la percezione di noi stessi abbiano un effetto sulla nostra salute.
Un fumetto per chi ama i racconti di formazione e le storie intrise di melanconia e tenerezza; per chi è alle prese con i cambiamenti dell’adolescenza e si interroga sul bullismo o i disturbi alimentari; per chi ha a cuore il benessere degli altri e crede nel dialogo e nell’empatia. Età di lettura consigliata: dagli 8 anni.
Edizione in brossura stampata in Italia su carta Sappi Magno Natural 170gsm di cellulosa ecologica ad alto contenuto di riciclo.
L’autore: Drammaturgo e sceneggiatore di fumetti, Vincent Zabus è nato nel 1971 e vive a Namur. La sua passione per la scrittura è evidente fin dall’infanzia: a 10 anni, inizia a leggere un romanzo di Agatha Christie e dopo 10 pagine si interrompe e continua a scrivere la storia per conto proprio. Da adolescente ama comprare vecchie macchine da scrivere sulle quali finge di scrivere romanzi. A 18 anni inizia a studiare filologia romanza e giornalismo, convinto che sia il modo migliore per prepararsi alla professione di scrittore. Ben presto scopre che non è così e cerca di disimparare tutto ciò che gli hanno inculcato. Dopo gli studi, invia numerosi progetti di fumetti a vari editori ma ottiene solo rifiuti, così diventa insegnante di francese. In questo periodo si appassiona al teatro e lascia l’insegnamento per diventare drammaturgo. Al contempo rispolvera la passione per il fumetto ed esordisce pubblicando alcune serie su Spirou. Da allora continua a scrivere storie dando prova di uno stile poetico e pieno di umanità e traendo ispirazione dalla propria quotidianità, dal cinema e dalla letteratura. In Italia ha pubblicato Macaroni! e Magritte. Questa non è una biografia, con Thomas Campi, per Coconino Press e Il mondo di Sofia. La filosofia da Socrate a Galileo con Jostein Gaarder e Nicoby per Longanesi.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Mademoiselle Sophie o la favola del leone e dell’ippopotamo (2024).
L’illustratore: Hippolyte (vero nome Franck Meynet) è un illustratore e fumettista francese nato nel 1976. Dopo un’infanzia trascorsa sulle Alpi e gli studi presso l’École Émile-Cohn di Lione, inizia a collaborare come illustratore con numerosi giornali e riviste, tra cui Le Monde e L’Obs, e pubblica regolarmente reportage a fumetti per Revue XXI. Narratore pieno di talento, realizza albi e fumetti dando prova di una grande versatilità, che gli permette di adattare tecnica e stile alla storia da raccontare di volta in volta. Appassionato di musica e viaggi, si afferma di recente come cartellonista d’eccezione realizzando serie dedicate ai grandi personaggi del rock mondiale, con il collettivo Contrebande, e ai luoghi leggendari dell’isola di La Réunion, tramite il progetto editoriale L’Affiche d’une Île. Dalla casetta sull’isola di La Réunion sperduta tra i campi di canna da zucchero che è un po’ la sua tana, Hippolyte continua a inventare mondi che offrono una puntuale testimonianza di quello in cui viviamo.
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