UNA LUNGA STORIA D’AMORE
Emmanuelle Houdart, Laetitia Bourget
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C’erano una volta un principe azzurro e una sublime principessa. Superate le prove più ardue, il principe raggiunse la principessa e fin dal primo sguardo i due capirono di essere fatti l’uno per l’altra. Si sposarono, ebbero molti figli e vissero felici e contenti. E poi?
Sintetizzando nella prima pagina la struttura classica della fiaba, una lunga storia d’amore, il nuovo albo illustrato firmato da Laetitia Bourget ed Emmanuelle Houdart, risponde finalmente alle immancabili domande che sorgono dopo il tradizionale lieto fine. Come sarà la vita della coppia regale nel castello? Come potrà la principessa essere ancora felice se il principe russa mentre dorme, ha i piedi che puzzano di formaggio e si mostra indifferente ogni volta che si fa bella per lui? E come farà il principe a continuare ad amare una sposa che non ha più un vitino da vespa, non si cura dei suoi atti eroici e ogni tanto si lascia perfino sfuggire qualche puzzetta? Riusciranno i due a rimanere insieme nonostante i litigi sui nomi dei figli o sull’arredamento del castello?
Come si vede nelle illustrazioni che li raffigurano prima bambini, poi adulti e infine anziani, è crescendo che il principe e la principessa trasformeranno l’innamoramento in un amore che si fortifica prova dopo prova. Poetica e ironica al tempo stesso, l’insolita fiaba che comincia dove le altre finiscono è un’educazione sentimentale che invita il lettore a riflettere sulle problematiche del rapporto a due. Pagina dopo pagina, i bambini arriveranno a capire meglio i propri genitori mentre gli adulti saranno lieti di questa giocosa sdrammatizzazione delle proprie peripezie quotidiane. L’approccio al rapporto di coppia è realistico ma non rinuncia a far volare l’immaginazione, grazie alle illustrazioni surreali di Emmanuelle Houdart, ciascuna talmente ricca di dettagli da costituire una narrazione a sé. Con il suo stile riconoscibilissimo, dominato da figure di profilo e dalla spiccata bidimensionalità, e con l’uso espressivo del colore, declinato in immagini sia variopinte sia monocrome, l’artista tramuta ogni momento della vita quotidiana in un’avventura affascinante, piena di mostri simpatici e bizzarri, oggetti che prendono vita come in Alice nel paese delle meraviglie, e una buona dose di magia. Una fiaba inedita sospesa tra sogno e realtà, ricca di spunti di riflessione e confronto per qualunque età.
L’autrice:
Laetitia Bourget è nata a La Rochelle nel 1976 e vive e lavora a Parigi e a Néons sur Creuse. Si è laureata in arti plastiche all'università di Bordeaux 3 nel 1998. Dal 1997 è attiva in vari ambiti artistici (video, fotografia, editoria, installazioni, scrittura, disegni, opere site-specific). Ben presto il suo lavoro si è conquistato una buona visibilità grazie alla diffusione dei suoi video negli eventi e nei festival di videoarte internazionali. Le sue opere sono esposte in tutto il mondo in gallerie, spazi istituzionali e alternativi e sono incluse in collezioni pubbliche e private in Francia e altrove. Dal 2003 pubblica albi per l'infanzia per le case editrici Seuil Jeunesse, Thierry Magnier e Sarbacane, e più di recente libri arricchiti da piccole tavole numerate per Nuages.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Amiche per la vita (2013), Una lunga storia d’amore (2016) e Diventare grande (2023).
L’illustratrice:
Emmanuelle Houdart è nata in Svizzera nel 1967. Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Sion, ha proseguito gli studi presso l’Ecole Supérieure d’Arts visuels di Ginevra, dove si è diplomata nel 1994. Nel 1996, grazie alla Bourse Patino ha trascorso un anno presso la Cité internationale des Arts di Parigi, dopodiché ha deciso di stabilirsi nella capitale francese. Pittrice e illustratrice che ama mettere in scena il mostruoso e il meraviglioso, collabora da quasi trent’anni con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse... ) e con case editrici specializzate in letteratura per ragazzi. Ha all’attivo oltre trenta pubblicazioni, che ama definire “libri per tutti”. Le sue opere viaggiano tra frequenti esposizioni in Svizzera, Italia, Hong Kong e naturalmente in Francia. Tiene regolarmente laboratori di illustrazione sia per adulti sia per ragazzi. Parallelamente alla sua attività editoriale, talvolta sprofonda per mesi dentro sé stessa, abbandonandosi a un lavoro più personale, più intimo, che si avvale della matita colorata come strumento d’elezione. “Se disegno, è perché ho compreso abbastanza in fretta che è l’unico posto in cui ho il diritto di essere completamente me stessa, senza mentire, né barare, né obbedire” racconta. Da qualche tempo si dedica all’attività di disegnatrice tessile e di costumi. Le sue illustrazioni sono state trasformate in abiti in occasione della mostra “Barnhominum” che si è tenuta al Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil nel 2011.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Genitori felici (2012), Il guardaroba (2012), Saltimbanchi (2012), Amiche per la vita (2013), Il denaro (2013), Va tutto bene Merlino! (2014), Rifugi (2015), Una lunga storia d’amore (2016), Emilia Mirabilia (2016), Mia madre (2016), Mostri malati (2016), Il mio pianeta (2017), Sfilata di Natale. Un calendario dell’avvento (2018), Mortale (2022), Diventare grande (2023) e L'oracolo favoloso (2024).
Una fiaba insolita, che si apre con il classico incipit “C’era una volta”, giungendo però al prevedibile finale già nella prima pagina.
Una principessa attende un principe, che a sua volta la cerca superando terribili prove. I due si incontrano, si innamorano al primo sguardo, si sposano e vivono felici e contenti. Una trama che tutti conosciamo benissimo e che qui viene riassunta in poche frasi, come se premessimo il tasto “avanti-veloce” per terminare il racconto in meno di un minuto.
E poi? Si domandano le autrici e se lo chiede anche il lettore, un po’ frastornato per il fatto che tutto sembra essersi già concluso poco dopo aver aperto il libro. La verità è che qui, nonostante la dimensione onirico-fiabesca in cui ci immergono le immagini, non ci troviamo precisamente in una fiaba. Del resto avevamo già intuito che gli aggettivi scelti per definire la principessa (incantevole e delicata) e il principe (azzurro e valoroso), nonché le prove “più insuperabili” nondimeno superate da quest’ultimo strizzano l’occhio ai cliché delle fiabe classiche con un’ironia che ci accompagnerà fino al termine della lettura.
Per una volta i protagonisti della storia non sono perfetti e meravigliosi ma hanno alcuni di quei difettucci che all’inizio di una relazione passano generalmente inosservati ma diventano difficili da sopportare dopo molti anni di vita insieme. Il principe non è più tanto affascinante quando russa la notte o fa pipì contro un albero, oppure si toglie gli stivali spargendo intorno un olezzo di formaggio stantio. Non va tanto meglio alla principessa, che è un po’ meno incantevole del solito quando le spuntano dei brufoli rossi in viso, la gravidanza le gonfia il vitino da vespa o le sfugge una puzzetta. Si sa che inizialmente gli innamorati si lasciano assorbire l’uno dall’altra, si scambiano continue premure, cercano di stare vicini il più possibile. Ma più avanti può capitare di sentirsi trascurati e a propria volta di non prestare abbastanza attenzione al compagno o alla compagna. È normale che la principessa si rattristi ogni volta che il principe non si accorge che si è fatta bella per lui o quando parte per andare a combattere contro qualche terribile mostro. Dal canto suo, il principe si ingelosisce vedendola ballare con un altro e si sente offeso se lei non presta ascolto ai racconti delle sue imprese eroiche.
Con un abile tocco di bacchetta magica le autrici trasformano le angosce quotidiane, le grandi e piccole difficoltà della vita di qualunque coppia nelle peripezie di un principe e di una principessa. L’ambientazione resta quella tipica della fiaba: la coppia reale indossa abiti sfarzosi e vive in una sontuosa dimora, ci sono cavalli nelle scuderie, mostri malvagi e creature metamorfiche rappresentate nello stile inconfondibile di Emmanuelle Houdart. La classica trama che prevede una serie di ostacoli da superare fino al lieto fine è ancora presente: a cambiare è la natura degli ostacoli, che è a misura di ciascuno di noi.
La relazione tra il principe e la principessa comincia sotto i migliori auspici: i due vanno a vivere in un bel palazzo, dove passano tutto il tempo ad amarsi e a divertirsi. Ma… ben presto arriva un “ma” che cambia il tono del racconto, anche sul piano sintattico, trasformandolo in una sfilza di domande incalzanti. Come hanno fatto a scegliere il colore del palazzo o il nome dei figli senza litigare? O a decidere dove mettere le cose? Come hanno potuto continuare ad amarsi pur sentendosi a volte trascurati e vedendo con chiarezza i rispettivi difetti? Sappiamo già che “ce l’hanno fatta” perché le loro difficoltà ci vengono presentate a posteriori e infine arriva una risposta a chiudere la serie di interrogativi, pregnante ma non perentoria: “Credo proprio che siano cresciuti”.
La scelta del verbo “credere” inserisce una sfumatura di soggettività, lascia ancora un piccolo dubbio ad aleggiare. Anche qui, infatti, come in Genitori Felici, Emmanuelle Houdart e Laëtitia Bourget non intendono offrirci certezze assolute ma aiutarci a decostruire le visioni stereotipate e innaturalmente perfette della vita e dei rapporti umani. Non a caso, il principe e la principessa vengono presentati inizialmente come due bambini intenti al gioco e ansiosi di condividere esperienze e di scoprirsi a vicenda. Matureranno insieme non senza fatica e li vedremo crescere, pagina dopo pagina, fino a scoprire che il loro amore è tanto forte da resistere alla prova degli anni. Il libro si pone così come una sorta di “educazione sentimentale” che insegna a grandi e piccini a sdrammatizzare in materia di rapporti amorosi e a viverli con le loro luci e ombre, consapevoli che si può essere felici accettando chi si ama per quello che è, senza idealizzarlo col rischio di rimanere feriti dal crollo della nostra illusione.
Le fiabe classiche ma anche i moderni mezzi di comunicazione insistono su modelli impeccabili ed è facile che di fronte a questi ci si senta inadeguati, con la sofferenza che ne deriva. Allora varrà la pena imparare a convivere con le nostre imperfezioni e a sorriderne.
Francesca Del Moro
Dati Libro | |
Illustratore | Emmanuelle Houdart |
Autore | Laetitia Bourget |
Collana | #ILLUSTRATI |
Anno di pubblicazione | 2016 |
Copertina | Cartonato |
Dimensioni | cm 23,0 x 30,0 |
Pagine | 36 |
Lingua/e | italiano |
Peso | 0.4 kg |
Valutazione: